“Le varianti” covid-19 “nascono come reazione al vaccino”. Ad affermarlo il leader della Lega Matteo Salvini. Da Galli a Bassetti, immediata la replica dei sedicenti ‘esperti’.
Non serve essere virologi per conoscere la legge sull’evoluzione, che presiede su tutta la natura. Se in un parco abbiamo leoni feroci e si decide di eliminarli attraverso l’immissione nello stesso parco di serpenti velenosi, ad un certo punto scopriremo che a sopravvivere saranno solo i leoni resistenti al veleno che poi si moltiplicheranno dando vita ad una genia di leoni resistenti al veleno.
Questo vale per tutto. Virus compresi. Anzi, per i virus vale anche di più, visto che la loro vita e replicazione sono ovviamente infinitamente più veloci di quella di un mammifero.
I vaccini, soprattutto nella forma in cui è stata gestita la vaccinazione di massa, non possono che generare varianti sempre più aggressive.
C’era solo un modo di eliminare il virus: vaccinare tutti in un periodo brevissimo. Così da soffocarlo. Non certo con due dosi a distanza di mesi, dando così tutto il tempo al virus di replicarsi.
Quindi, non è il vaccino in sé il problema, ma la vaccinazione di massa in piena pandemia. Come ha spiegato meglio di noi il Nobel Montaigner.
questo autunno-inverno avremo la prova definitiva, e nessuno si potra’ piu’ nascondere dietro una panzana.
Al momento la sola cosa certa e stracerta e’ che non si raggiungera’ l’immunita’ di gregge, che per un vaccino significa il fallimento della sua funzione principale.