Baby gang di immigrati assalta bus: «Tanto non potete farci niente, siamo minorenni»

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Sono scatenati. Ancona è in balia di bande di figli di immigrati che fanno quello che vogliono:

I figli degli immigrati sfidano la polizia e massacrano gay: «Non potete farci niente, siamo minorenni»

Ora prendono di mira anche i bus. Umiliano autisti e passeggeri.

Il tiro al bersaglio, da bar e negozi, si è spostato sugli autobus. Nel mirino dei bulli, stavolta, i conducenti dei mezzi pubblici, raggiunti da fitte sassaiole al passaggio in piazza Cavour. I ragazzini terribili si divertono così: raccolgono le pietre ai piedi del Conte e le scagliano contro i bus in transito. L’obiettivo? Cercare di centrare gli autisti che tengono i finestrini abbassati. Non hanno paura di niente, questi ragazzini terribili. A chi prova a farli ragionare o li minaccia di chiamare le forze dell’ordine, rispondono con aria strafottente: «Tanto non potete farci niente, siamo minorenni».

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Baby gang di immigrati assaltano bus ad Ancona

Il refrain è sempre lo stesso. Si ritengono impuniti e impunibili questi bulletti di periferia, tra i 14 e i 17 anni, appartenenti alla cosiddetta seconda generazione: molti di loro arrivano dall’hinterland e declinano la noia in atti di teppismo urbano. Gesti stupidi e pericolosi, come irrompere nei negozi di corsa, gettare a terra capi d’abbigliamento, insultare e minacciare le commesse, orinare nei camerini. Lanciano sassate contro le vetrine, ma anche contro i commercianti che non si piegano alla loro maleducazione, com’è capitato la scorsa settimana al titolare del bar La Piazzetta, in piazza Roma.

Nella categoria dei “nemici” sono finiti anche gli autisti di Conerobus. Due di loro, qualche giorno fa, sono scesi in piazza Cavour per rimproverarli dopo che i loro bus erano stati danneggiati da un fitto lancio di sassi. Due bulli, figli di immigrati africani a giudicare dal colore della pelle, si sono avvicinati con fare minaccioso, li hanno sbeffeggiati e poi spintonati quando hanno capito che intendevano seriamente denunciarli. Ad uno degli autisti hanno perfino strappato di mano il cellulare, temendo forse che li stesse riprendendo.

Gli episodi più allarmanti sono avvenuti a bordo della linea R dell’Atma che collega Castelfidardo ad Ancona: schiamazzi, danneggiamenti e comportamenti borderline si ripetono ormai da giorni, ogni pomeriggio. Secondo quanto hanno riferito gli autisti all’azienda, i bulli entrano a gruppi di 6-7, ma la banda si allarga a una ventina di unità, fermata dopo fermata: tra loro, anche diverse ragazzine, talvolta più maleducate dei maschietti. «Non hanno rispetto per niente e per nessuno: si tolgono la mascherina, urlano, si aggrappano ai sostegni, saltano sui sedili, insultano, infastidiscono gli altri passeggeri e sputano per terra», lamenta Augusto Serrani, coordinatore territoriale di Fit Cisl Marche. Il fatto più grave, alcuni giorni fa: uno di questi ragazzi, sempre a bordo della linea R, in via XXIX Settembre ha manomesso la leva della porta posteriore, disattivandone la sicurezza. Il bus, tra i più moderni in dotazione, è entrato in protezione e l’autista è stato costretto a fermarsi nel traffico, in mezzo alla strada, per porre rimedio all’avaria. Il teppistello, quando se l’è vista brutta, ha dato una spallata alla porta, forzandola, ed è scappato via, incoraggiato dagli amici che, rimasti sul bus, facevano il tifo per lui. Questo ed altri episodi critici sono stati segnalati alla Conerobus in una lettera firmata dalla Rsu dell’azienda e dalla Fit Cisl di Ancona.

«Così non si può andare avanti – dice il sindacalista Serrani -. Esiste un vero e proprio problema di sicurezza dell’esercizio degli autisti in quanto, in situazioni del genere, diventa difficile mantenere la concentrazione nell’ambito della guida». Di qui, la richiesta: «Serve una maggiore presenza dei verificatori sulle tratte di lunga percorrenza, da programmare con gli autisti, e di forze dell’ordine, soprattutto in borghese, prendendo accordi con gli autisti che effettuano il turno al fine di organizzare al meglio il servizio di sicurezza a bordo dei mezzi. Atti vandalici come quelli accaduti nei giorni scorsi sono gravissimi e pericolosi».




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