Serie di sbarchi ieri a Lampedusa, tra gli altri anche di un barcone con a bordo 539 clandestini. Tutti maschi in età militare tranne tre donne e un bambino.

All’hotspot di contrada Imbriacola oltre 1.400 scrocconi. Il barcone con 539 invasori era partito dalla Libia, come sia stato possibile che i nostri militari non lo abbiano individuato prima avvisando la guardia costiera libica è vergognoso. Troppo impegnati ad evacuare gli altri scroccoini

L’Italia dovrebbe avere un controllo con droni, radar e satelliti della costa libica che non dovrebbe far passare neanche uno spillo. Figuriamoci un barcone con seicento clandestini.

Per ‘alleggerire’ l’hotspot 375, sottoposti al tampone rapido (che non viene accettato per il green pass) Lampedusa per la diagnosi del Covid e identificati, sono stati trasferiti con nave Diciotti della Guardia costiera a Pozzallo (Ragusa). E ancora in serata 4 barchini, con complessivi 115 tunisini e subsahariani, sono giunti sull’isola.

Ma per il sindaco accoglione dell’isola ci vogliono più immigrati, e magari un bel po’ di soldi che lui potrebbe gestire a modo suo.

Secondo il bizzarro primo cittadino è necessario “accendere i riflettori sugli ‘altri ‘Afghanistan’ e garantire anche a quelle popolazioni corridoi umanitari, gestiti dalle istituzioni internazionali. Ciascun essere umano deve avere la possibilità di vivere una vita migliore, specie se le condizioni del paese di origine non lo permettono”. “Al tempo stesso dico che servono strumenti e misure specifiche per il sostegno ai territori di confine, come Lampedusa – prosegue -, impegnati in prima linea sul fronte dell’accoglienza. In questo senso mi auguro che l’Europa e i suoi Stati membri ripensino i criteri che hanno portato a scrivere il nuovo Patto su migrazione e diritto d’asilo, che al momento è impostato più sui rimpatri che sull’integrazione e l’accoglienza, anche riprendendo i contenuti del Global Compact for Migration, il documento delle Nazioni Unite che indica i principi per migrazioni ordinate, regolari e sicure. Un documento, questo, che vede proprio l’Italia tra i paesi che non lo hanno ancora sottoscritto”.

Il problema sono i maschi beta ai quali viene permesso avere ruoli di responsabilità. Un futuro governo alfa dovrà mandarli tutti al confino a Gardaland.