Del resto, se il tuo governo li va a prendere in aereo, come può essere un reato se entrano a casa tua clandestinamente?
Ricordiamo che, comunque, quasi tutti quelli che arrivano a Trieste lungo la rotta balcanica sono pakistani o bengalesi.
La Procura di Trieste è orientata a chiedere l’archiviazione dei fascicoli penali aperti per il reato di ingresso illegale in Italia per i migranti in arrivo dall’Afghanistan. Lo spiega il Procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo, intervistato dall’ANSA, alla luce della crisi in quel Paese e che lascia presagire un incremento del flusso migratorio sulla rotta balcanica.
“Ogni persona che varca i confini in violazione delle norme sul testo unico dell’immigrazione commette un reato, quello previsto dall’articolo 10 bis. Apriremo doverosamente un fascicolo per ogni migrante che verrà rintracciato ai confini.
Tuttavia, considerata la situazione preoccupante nel Paese, richiederemo l’archiviazione del procedimento per i singoli che scappano dal conflitto o dalle persecuzioni. Consideriamo che agiscono in stato di necessità”, chiarisce il Procuratore.
Diversa invece la posizione dei trafficanti. In questo senso, se “la cooperazione giudiziaria a livello europeo è efficace”, “non è così con i Paesi extraeuropei da cui questi migranti partono. Per questo non ci aspettiamo a breve sviluppi eclatanti delle indagini che abbiamo in corso”, sostiene De Nicolo.
“Ascoltiamo ogni migrante che arriva e cerchiamo di individuare le reti di coloro che li hanno trasportati. Spesso, tuttavia, le indagini portano all’estero e sono lunghe e complesse”. Le centrali di questo traffico sono nei Paesi d’origine dei migranti. Questi “hanno paura di parlare, temono ritorsioni su parenti e amici” rimasti. “Cerchiamo di individuare connessioni tra la rete di supporto e i punti di partenza ma non è facile penetrare in questo substrato di contatti e collegamenti”.
Già la postura e la semantica dei magistrati verso chi paga migliaia di euro per venire a rompere il cazzo in Italia tradisce la loro corruzione ideologica.
Ricordiamo che in Afghanistan è finita la guerra. E i talebani sono afghani. E non stanno preparandosi ad eliminare milioni di concittadini che ne condividono pratiche e ideologia.
Questa dell’Afghanistan da cui devono uscire tutti è una farsa. Al primo stupro di afghani vogliamo magistrati e ministri in carcere. Insieme ai militari che ce li hanno portati.
L’Italia ha urgente bisogno di questa
riforma: l’elettività del Terzo Potere Fondamentale dello Stato. Le
idee e l’operato dei Magistrati devono essere giudicati nel seggio
elettorale dai Cittadini.
Negli Stati Uniti, i giudici statali sono direttamente scelti dal
Popolo, i giudici federali della Corte Suprema, la quale corrisponde
grosso modo al nostro Consiglio Superiore della Magistratura, sono
nominati dal Capo di Stato su indicazione del Senato. Bisogna prendere
spunto dal sistema giudiziario americano, adattandolo alla nostra
forma statuale, e indire un referendum costituzionale che dia la
possibilità agl’Italiani di scegliere da chi essere giudicati.
Infine, se i Siciliani, i Friulani e i Giuliani eleggessero, nelle
rispettive regioni, dei giudici di destra, il Presidente del
Consiglio, il Ministro dell’Interno il Ministro dei Trasporti e della Difesa
potrebbero sigillare le frontiere in tutta tranquillità.
Errata corrige: intendevo la Corte di Cassazione, non il consiglio superiore di Magistratura.
E’ il PD che controlla la magistratura, quindi il problema è depoliticizzare la magistratura e procedere con la separazione delle carriere dei giudici.