Stupra 12enne, in trenta lo vogliono linciare: famiglia è già fuggita all’estero

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I media dicono che sia italiano e che la famiglia è già tornata all’estero. Nei prossimi anni avremo molti più crimini di questo tipo: con criminali ‘italiani’ che fuggono all’estero.

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Una ragazzina di 12 anni è stata violentata al Pilastro dal vicino di casa. Il padre, insieme ad altri membri della famiglia, ha deciso di farsi giustizia da solo. L’orco è stato trascinato in strada, ma è stato salvato dalla polizia, che ha fermato il linciaggio. “Se non era per la polizia finiva male” ha commentato la gente del quartiere. L’uomo aveva già gli occhi pesti e un trauma cranico in atto.

Si tratta di una zona che è spesso finita al centro della cronaca nera, a causa degli spacciatori e dei delinquenti presenti. Una bambina che vive in quella zona con la sua famiglia, cinque giorni fa, è andata a casa del suo vicino, un italiano di 30 anni. In quell’occasione è avvenuta la violenza sessuale, che è stata ripresa con il cellulare. Gli agenti hanno spiegato che si tratta di video terribili, che hanno fatto sprofondare ulteriormente la 12enne nell’angoscia e nello shock più totali.

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Dopo che si è consumata la violenza sessuale, la ragazzina è tornata a casa, ma era diversa, completamente sotto shock per quello che era accaduto. Ha smesso di parlare e di mangiare, per cui la famiglia ha capito che qualcosa non andava e ha iniziato a fare domande e indagare. Alla fine la bambina ha ceduto e ha raccontato tutto a suo padre, confessando di avere paura. L’uomo ha deciso di chiamare qualche parente intorno alle ore 13 di sabato 21 agosto.

L’orco, anche lui padre, è nella sua abitazione e quando citofonano apre senza pensarci. Il padre della vittima gli ha subito chiesto di dirgli la verità su quanto accaduto, poi lo ha trascinato in strada e una trentina di persone si sono accanite su di lui, prendendolo a calci e pugni. Dalle finestre dei palazzi hanno notato quello che stava accadendo e hanno pensato si trattasse dell’ennesima rissa, per cui hanno chiamato la polizia. Sono arrivate tre volanti, poi raggiunte da una camionetta del Reparto mobile. Gli agenti hanno portato via il 30enne, fermando il linciaggio, e hanno cercato di capire se si trattava di una spedizione punitiva. Poi hanno ascoltato i parenti della bambina e hanno subito attuato il protocollo Eva, per le vittime di violenza sessuale. La 12enne è stata accompagnata all’ospedale Sant’Orsola.

Il 30enne che ha violentato la ragazzina è stato medicato, portato in Questura e ascoltato. I video della violenza, che teneva nel cellulare, erano molto espliciti e hanno raccontato la violenza che ha subito la ragazzina. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore. Non ha mai mostrato consapevolezza di quello che ha fatto e soprattutto pentimento per la terribile violenza commessa. “Lei era consenziente, se non avesse voluto non avrei fatto nulla” ha dichiarato agli agenti. Al Pilastro la situazione è molto tesa. La famiglia del 30enne è già scappata dal quartiere e pensano sia già fuori dall’Italia. In zona, però, continuano a girare bande armate di bastoni e accette.

“Le notizie su quanto accaduto al Pilastro – tuona Andrea De Maria, deputato dem e segretario alla Presidenza della Camera – sono drammatiche. Prima di tutto, la solidarietà di tuttti deve andare alla bambina che ha subito violenza. E vanno ringraziate le forze dell’ordine per la loro azione in un contesto difficile”. “Chi ha violentato una ragazzina minorenne non ha attenuanti e deve pagare per il suo crimine”, aggiunge De Maria. Ma è “inaccettabile che ci si voglia fare giustizia da soli. Certamente – continua il dem – è preoccupante un contesto di criticità sociale già oggetto da tempo di attenzione delle istituzioni e del sistema pubblico, che si conferma presente e che si deve continuare a mettere al centro di iniziative coordinate su piani diversi, di integrazione, formazione, contrasto al degrado, sicurezza”.




13 pensieri su “Stupra 12enne, in trenta lo vogliono linciare: famiglia è già fuggita all’estero”

  1. Hanno fatto bene, peccato che la polizia li ha fermati, dovevano finire il lavoro.
    Questa é l’unica giustizia che capiscono questi esseri e l’unica che meritano.

  2. Ma porcallah una ruota bucata,il motore che non va,la radio che non funziona….Ma devono sempre arrivare in tempo?Ma qualcuno si potrebbe poi farsi i cazzi suoi?

I commenti sono chiusi.