Marcon, pallavolista ha la periocardine dopo il vaccino: «Non posso fare sport, chi mi risarcisce?»

Vox
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26 pensieri su “Marcon, pallavolista ha la periocardine dopo il vaccino: «Non posso fare sport, chi mi risarcisce?»”

  1. Il vaccino è su base volontaria.E se hai dato il consenso NON puoi chiedere il risarcimento,in caso di problemi di salute,a nessuno.

      1. Non so tu ma io non mi vaccino neppure se obbligatorio. Per nessuna ragione al mondo piuttosto la morte ma non lo stupro di stato. Questi esecutivo di gesuiti e di bravi manzoniani non ne avrà il coraggio se non riesce a gestire un rave party. Il paese è ridotto ad una fogna immonda e lo stato è modellato ad immagine e somiglianza del paese.

        1. Pavlov, trovo molto azzeccata l’espressione “stupro di stato” riferita alle pratiche che ci vengono imposte in con modalità fraudolente o mafiose. Io stesso l’ho usata in conversazioni non recenti. Inspiegabilmente, con scarso successo.

          Aggiungo che ho definito “stupro di stato” pure il tampone, perché anche in quel caso c’è l’inserimento a forza (con raggiro o imposizione tramite “offerte che non si possono rifiutare”) di un corpo estraneo.

          1. Io non lo faccio per nessuna ragione al mondo. Non mi faccio stuprare da un regime di talebani, assolutamente no. Mi gioco tutto, ma il vaccino mai. A parte che in nessun paese al mondo in nessun paese, dalla Cambogia di Pol Pot alla Romania di Ceaușescu, ma che dico neppure a Mengele sarebbEemai passata per la testa un’ipotesi criminogena e illiberale del genere.

          2. Evidentemente anche le iniezioni sono uno “stupro di stato” , così come gli interventi per le carie, etc, etc. Forse non si salvano neanche i massaggi!

          3. IgG, se sono eseguiti a forza, sì, anche le le iniezioni e gli interventi per le carie.

            Le manipolazioni si avvicinano di più alla molestia, purché non abbiano carattere violento. Per dire, un massaggio lieve e superficiale (se non consensuale) può essere molestia, mentre certi interventi fisioterapici più incisivi (se non consensuali) costituiscono senz’altro violenza.

            Questo se si vuole conservare un minimo di coerenza tra terminologia e concettualità, perché in caso contrario “vale tutto”. E, devo ammetterlo, gli esempi non mancano.

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