Immaginate tutti gli abitanti di Aosta riversati in 8 mesi dai barconi e dalle navi. L’emergenza immigrazione è in questi numeri. Al 16 agosto oltre 34mila migranti sbarcati dal primo gennaio 2021: come tutti gli abitanti del capoluogo della Valle d’Aosta.
Non solo: al 16 agosto è già stata superata di tutti gli sbarchi dell’anno solare 2020. In questo scenario, le navi delle Ong continuano la tratta che porta tutti i migranti raccolti, direttamente in Italia.
A proposito della Geo Barents, va detto che batte bandiera norvegese. È stata costruita nel 2007 e ha operato come nave per le analisi geologiche prima di essere noleggiata da Msf e adeguata alle attività di ricerca e soccorso. E’ lunga 76,95 metri, ha due ponti per accogliere le persone soccorse, uno per gli uomini, l’altro per donne e bambini. Ospita una clinica, una stanza ostetrica e una per le visite, dove le équipe di Msf svolgeranno le attività di assistenza medica. La nave è dotata di due gommoni veloci (rhib) che verranno utilizzati durante le operazioni di soccorso. A bordo 20 operatori di Msf e 12 persone per l’equipaggio marittimo.
Avrebbe, quindi, mezzi e risorse per consegnare alla Norvegia le 214 persone. Ma il governo di Oslo, che è fuori dalla Ue, concede la bandiera norvegese a patto che i migranti raccolti non approdino sulle sue coste. Eppure, la Norvegia ha responsabilità in quanto autorità di bandiera nella gestione dei soccorsi in mare e nella designazione del porto di sbarco.Tuttavia, in Norvegia (nonostante la pandemia) si vota il 13 settembre. E l’opinione pubblica norvegese è molto generosa con i migranti, purché sbarchino in Italia (e comunque non nel loro Paese). Non accoglierebbero i numeri di un quartiere, figuriamoci una città come Aosta fatta di migranti.
Il risultato per noi? Lo spiega Matteo Salvini. «Ad oggi, 16 agosto, gli sbarchi del 2021 sono 34.455, più di quelli registrati in tutto il 2020 (34.154) e il triplo di quelli del 2019 (11.471). E gli arrivi non si fermano – denuncia il leader della Lega – visto che ci sono due navi Ong cariche di clandestini pronte a far rotta verso l’Italia: una di queste batte bandiera norvegese e ha 214 persone a bordo. Mi aspetto che i ministri dell’Interno e degli Esteri si diano una mossa e chiamino Oslo: l’Italia non è il campo profughi d’Europa!».
Intanto, restano le condizioni nell’hotspot di Lampedusa, dove, dopo gli arrivi degli ultimi giorni, sono 836 gli ospiti a fronte di una capienza di 250 posti. La Prefettura di Agrigento lavora senza sosta ai trasferimenti. Cinque dalla mezzanotte gli approdi che hanno visto impegnati nelle operazioni di soccorso gli uomini della Guardia di finanza. Sessantasette complessivamente i migranti arrivati sulla più grande delle Pelagie. Le prime tre carrette del mare hanno condotto sull’isola rispettivamente 14, 10 (tra cui 3 minori non accompagnati) e 14 (tra cui una donna) tunisini.
E sempre dalla Tunisia arrivano gli altri due gruppi di 17 (tra cui una donna e 6 minori) e 12 (tra cui un minore non accompagnato) intercettati dalle Fiamme gialle. Ieri con 15 sbarchi erano giunti a Lampedusa 375 persone, tra cui 47 donne e 31 minori.
Di questo passo, il paragone del numero dei migranti con gli abitanti di Aosta (35mila persone) rischia di diventare obsoleto in poco tempo. Entro l’autunno la pietra di paragone potrebbe essere Ascoli Piceno: 50mila abitanti.
7 pensieri su “Il governo ha traghettato in Italia un’intera città africana di 34mila abitanti”
I commenti sono chiusi.
In nessuno dei paesi che figurano nella lista vi è una guerra in corso. Eppure ben presto questi clandestini otterranno lo status di “richiedente asilo” per ottenere lo status di profugo che fugge da guerre inesistenti. E nel frattempo miliardi di euro di soldi dei contribuenti vengono ignominosamente sprecati per mantenere loro, il sistema di accoglienza organizzato da Caritas e PD, e le varie spese legali relative alle procedure per far ottenere asilo al clandestino, con tanto di impugnazioni e ricorsi in caso di diniego.
La gente invece di farsi il vaccino protesti contro tutto ciò.