Austria non vuole i ‘profughi’ afghani, il PD: “Portiamoli in Italia”

Vox
Condividi!

Da un lato l’Austria che anticipa di non avere alcuna intenzione di accogliere clandestini e presunti ‘profughi’ dall’Afghanistan, dall’altro il Pd che li vuole tutti in Italia.

VERIFICA LA NOTIZIA

In Italia diversi sindaci – Giorgio Gori a Bergamo, Franco Ianeselli a Trento – si sono detti disponibili all’accoglienza nelle case dei loro concittadini. Gli eurodeputati Pd, insieme alla capogruppo alla Camera Debora Serracchiani e alla presidente della Commissione Difesa del Senato Roberta Pinotti, chiedono addirittura corridoi umanitari.

L’Austria è il primo Paese a proclamare la linea dura verso i richiedenti asilo afgani. “Chi ha bisogno di protezione deve riceverla il più vicino possibile al proprio Paese d’origine”, ha detto il ministro dell’Interno Karl Nehammer. Come è ovvio che sia: quindi in Pakistan. Ma come fai a dirlo al governo italiano, che ospita migliaia di pakistani in hotel?

Vox

L’Austria è stato uno dei membri dell’Unione Europea, insieme a Paesi Bassi, Belgio, Grecia, Danimarca e Germania, a firmare una lettera indirizzata ai commissari Ue contro la sospensione dei rimpatri degli afghani all’estero richiesta lo scorso 8 luglio da Kabul. “È importante” continuare a rimpatriare “chi non ha reali esigenze di protezione”, recitava la missiva. I Paesi sottoscriventi, infatti, temevano che la sospensione delle espulsioni motivasse “ancora più cittadini afgani a lasciare casa per dirigersi in Ue”, creando dei flussi migratori enormi e difficili da gestire. E Nehammer, nei giorni, non ha cambiato opinione: “Un divieto generale di espulsione è un fattore di attrazione per l’immigrazione illegale”, ha ribadito il ministro.

Il Pd propone di portarli tutti in Italia – Il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori ha infatti sottolineato come “siamo in tanti, sindaci di città italiane, a voler dare sin d’ora disponibilità all’accoglienza dei rifugiati”, si legge sul suo delirante profilo Twitter. “Se c’è una residua possibilità di riscatto dell’Occidente, è nell’abbraccio delle nostre comunità a chi fugge dal terrore”. E portarlo da noi. Anche il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha detto che la usa città è “pronta ad aiutare chi fugge e chi resta. Non possiamo abbandonare il popolo afghano al proprio destino e i sindaci si stanno mobilitando in modo compatto”.

L’afghano medio è il talebano. Portarli qui è importare terroristi o scrocconi che vogliono sfruttare la situazione per venire in vacanza come già fanno i loro fratelli pakistani.




17 pensieri su “Austria non vuole i ‘profughi’ afghani, il PD: “Portiamoli in Italia””

  1. dovrebbero portarli in kirghizistan proponendo aiuti per 1-2miliardi all’anno, sicuramente piu’ economicamente vantaggioso di mantenerli in italia. Il kirghizistan ha un pil da 23mld e una densita di 27abitanti per kmq, penso che l’offerta di ospitarli con un congruo compenso comparabile al loro pil, sarebbe un offerta allettante.

    1. Invece c’è un piano di distruzione dell’Italia. Un piano che prevederà l’aumento spaventoso della pressione fiscale che sarà un deterrente contro chi vorrebbe PRODURRE in Italia.

I commenti sono chiusi.