Un prete è stato ucciso in Francia dal solito afroislamico. E’ accaduto in Vandea.
Il responsabile dell’omicidio si è consegnato questa mattina alla polizia d’Oltralpe. Secondo quanto riporta il sito di Le Figaro, si tratta dell’immigrato ruandese che nel 2020 aveva dato fuoco alla cattedrale di Nantes. E che da allora era stato messo sotto controllo giudiziario: non molto bene.
Info VA: l’homme d’origine rwandaise qui avait incendié la cathédrale de Nantes en 2020 s’est présenté ce matin dans une gendarmerie de Vendée en s’accusant d’avoir tué un prêtre de 60 ans de la communauté qui l’accueillait depuis …
— Tugdual Denis (@TugdualDenis) August 9, 2021
Dopo aver ricevuto la confessione dell’islamico, i gendarmi francesi si sono recati nel luogo da lui indicato ed hanno trovato il cadavere del sacerdote. Secondo France 3, il corpo della vittima è stato scoperto questo lunedì a Saint-Laurent-sur-Sèvre, a una ventina di chilometri da Cholet.
“In Francia si può essere clandestino, incendiare la cattedrale di Nantes, non essere mai espulso, ed essere recidivo con l’assassinio di un prete” ha twittato Marine Le Pen. “Quello che succede nel nostro Paese è di una gravità senza precedenti: è il fallimento completo dello Stato e di Darmanin”, conclude la leader di Rassemblement National riferendosi al ministro dell’Interno.
Il était le provincial de France et pas supérieur général et devait prêcher un retraite en décembre au foyer de Charite de Tressaint .
— Nicolas Guillou (@abbenico) August 9, 2021
Non solo non vincono ori e rischiano di farti perdere la 4×100, ma sgozzano anche i preti che li accolgono.
Ognuno ha quel che si merita.
Incredibile? No: tutto nei piani.