Scontri razziali, l’Italia è una polveriera: italiano accoltella a morte nordafricano

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Scontri razziali ovunque.

La società multietnica è chiaramente violenta e instabile.

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Omicidio in centro, oggi, vicino alla stazione ferroviaria di Bergamo. Poco dopo le 13, in via Ermete Novelli, a pochi passi da viale Papa Giovanni XXIII, è stato ucciso a coltellate un uomo di 34 anni, Tayari Marouan, tunisino, regolare e da tempo residente a Terno d’Isola. Il 34enne è stato colpito a morte davanti alla moglie e ai due figli, una minorenne e un neonato che si trovava nel passeggino.

Secondo quanto emerso, Marouan stava passeggiando con moglie e figlie quando si è urtato accidentalmente con un ventenne italiano, incensurato: ne è nato un botta e risposta, al culmine del quale il più giovane è salito in casa sua, lì vicino, ha preso un coltello a serramanico e, ridisceso in strada, ha colpito al petto l’africano. Fine.

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Il fendente netto ha raggiunto il cuore ed è risultato fatale per l’africano.

Il tutto non lontano dalla caserma dei carabinieri di Bergamo Bassa, che si trova proprio in via Novelli: infatti i militari dell’Arma sono arrivati sul luogo dell’omicidio nel giro di pochi istanti. Il presunto aggressore si era però già allontanato, ma è stato rintracciato poco dopo e fermato Il giovane, 20 anni, incensurato, ha accusato un malore mentre si trovava in ed è stato trasferito all’ospedale Papa Giovanni XXIII per un controllo.

Purtroppo si è rovinato la vita.

Quando immetti masse di giovani maschi estranei su un territorio abitato da altri maschi, non può finire bene. Oppure finisce troppo bene.




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