La razza eletta di Repubblica: “Abolire la parola razza”

Vox
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Guardate, tutto questo agitarsi pagati da Elkann, con idee bizzarre e antiscientifiche come abolire il genere sessuale e l’appartenenza razziale, nulla ha a che vedere col ‘razzismo’, anche perché il razzismo nasce proprio dal volere confondere, non dalle distinzioni chiare: non esiste razzismo se non esiste società multirazziale, perché ogni popolazione vive in pace nel proprio spazio vitale e nella propria consapevolezza. Se il proprio spazio vitale viene invaso e la propria consapevolezza messa in dubbio, ecco che iniziano i problemi.

Quindi loro, come tutte le élite, vogliono abolire la razza per voi. Mentre loro difendono la purezza della propria.

L’articolo 3 della Costituzione («Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali») ha i giorni contati. Non ha scampo: da tre giorni è nel mirino di Repubblica e non ne passeranno altrettanti senza che il Pd non abbia nel frattempo presentato una proposta di legge costituzionale per espungervi il riferimento alla «razza». Sul punto, il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari vive un autentico psicodramma. Tutta colpa di un questionario improvvisamente apparso sui computer della redazione. In una delle domande l’improvvido riferimento ad una non meglio precisata «origine razziale o etnica». Orrore! Lo choc per fortuna è durato poco.

Giusto il tempo per il direttore Maurizio Molinari di vergare uno di quegli editoriali che Repubblica è specialista nel trasformare in parole d’ordine, quindi in mobilitazione civile e finalmente in petizione. Il dibattito è già in corso e oggi siamo all’articolo numero tre («Razza una parola da abolire») a firma di Linda Laura Sabbadini. Sbianchettare la Costituzione da parole che la bibbia italiana del conformismo politically correct considera fuorvianti o diseducative, merita questo e altro. Ma se l’obiettivo è chiaro, quanto meno discutibili sono le motivazioni a suo sostegno che lasciano dubbiosi. «La razza in sé – scrive ad esempio la Sabbadini citando l’American Society of human genetics – è una costruzione sociale». Come a sottolineare che non trova fondamento nella natura. Giusto.

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Non perderemo tempo a spiegare ciò che è evidente, ovvero che le razze esistono e Lapo non è una donna.

Avreste mai pensato di vivere in un mondo in cui degli esagitati mentali vogliono imporre l’abolizione di realtà oggettive come il genere sessuale e la razza? Questo mondo è arrivato e il motivo è che eliminando le strutture portanti della società vogliono eliminare la società per poi dominarla.

Vi vogliono dire che razza e genere non esistono perché vi vogliono ‘fluidi’, quindi dominabili. Vogliono che una cabala razzialmente pura domini una marmaglia sessualmente confusa e senza identità.

I giornali e i giornalisti non sono eroi. Sono generalmente una massa di ignorantoni al servizio del padrone di turno. Se tornasse il Duce, farebbero titoli come quello sopra.




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