L’oro di Jacobs alle Olimpiadi dimostra che la razza è l’unica cosa che conta: non dove nasci o la cittadinanza

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Oltre all’oro tutto italiano di Tamberi nel salto in alto, anche Marcell Jacobs – italiano da parte di uno dei due genitori – vince la medaglia d’oro nei 100 metri ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 con il tempo di 9.80 nuovo record italiano ed europeo.

E’ la dimostrazione che l’unica cosa che conta non è dove nasci o la tua cittadinanza. Tranne eccezioni che confermano la regola. Non troverete mai un nero – ovunque sia nato e ovunque risieda – vincere una medaglia d’oro nel nuoto. E così troverete che tutti i record nei 100 metri piani sono di atleti geneticamente dell’Africa Occidentale e che tutti i record sulle lunghe distanze sono di atleti dell’Africa Orientale. Non troverete un africano occidentale vincere la maratona o un etiope vincere i 100 metri. Neanche un pigmeo saltare più in alto di Tamberi.

Basti guardare l’ordine di arrivo dei 100 metri:

Rank Lane Athlete Nation Time Notes
1st place, gold medalist(s) 3 Marcell Jacobs  Italy 9.80 AR
2nd place, silver medalist(s) 5 Fred Kerley  United States 9.84 PB
3rd place, bronze medalist(s) 9 Andre De Grasse  Canada 9.89 PB
4 2 Akani Simbine  South Africa 9.93
5 7 Ronnie Baker  United States 9.95
6 6 Su Bingtian  China 9.98
8 Enoch Adegoke  Nigeria DNF
4 Zharnel Hughes  Great Britain DQ TR 16.8

L’unica eccezione è un cinese. Ma lì ci sono altri motivi. O forse la possibilità, con la tecnica e un miliardo di esemplari tra i quali scegliere, di arrivare in altro modo dove arriva l’innata capacità in una disciplina dove ci sono solo implicazioni fisiche e non mentali.

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Le olimpiadi sono l’esaltazione perfetta delle differenze razziali. Perché prevedono tutti sport che spingono all’estremo la ‘specializzazione’ con “l’uomo gamba” e “l’uomo braccio”, al contrario di uno sport come il calcio che prevede la possibilità di vedere tanti talenti fisici e mentali diversi e non specialistici. Un altro sport specialistico è il Football americano, ma in quel caso gli specialisti convivono nello stesso sport con ruoli diversi: il bianco pensa e il nero corre.

Ovviamente, questo non significa essere ‘razzisti’, ma semplicemente osservare la realtà e descriverla.

Detto questo, delle olimpiadi ci fotte sega. Sono un baraccone immondo che ormai ha tradito totalmente lo spirito originale. Anche nell’esasperazione della ‘specializzazione’ che poi diventa fenomeno da baraccone.

Non per nulla dalle olimpiadi è scomparsa l’unica disciplina atletica non specialistica.




30 pensieri su “L’oro di Jacobs alle Olimpiadi dimostra che la razza è l’unica cosa che conta: non dove nasci o la cittadinanza”

  1. Avrei una proposta per finanziare questo sito.

    Ci vorrebbe del “merchandise” tipo magliette, cappellini e tazze con dei “simpatici” slogan a contorno del logo.

    Immaginatele tutte con il logo al centro e la prima riga dello slogan in alto e la seconda in basso.

    VUOI LITIGARE?
    (logo centrato)
    CHIEDIMI COME

    NON ABBIAMO MAI LITIGATO?
    (logo centrato)
    BENVENUTO SUL SITO

    NIGRI ITE DOMUM
    (logo centrato)
    CARONTE MERDA

    E via così.

  2. “Non troverete mai un nero – ovunque sia nato e ovunque risieda – vincere una medaglia d’oro nel nuoto.”

    Chiedere a Simone Manuel e Mehdi Metella…
    Banda di poveretti ignoranti

      1. ma il tizio cagonte è un troll scaduto male e defecato a spruzzo di un cesso sociale di roma , sono gli stessi troll anali dello stercoquotidiano , post, fuffintonstronz, fanfake/ricchionpage
        solita gheycrazia!

I commenti sono chiusi.