Un uomo preso a sprangate dal branco che cerca di proteggersi e fugge di notte per le vie deserte della città. La scena viene ripresa da un telefonino con tanto di commento in diretta e risate di scherno, e il video che finisce sui social. Il malcapitato rimedia lesioni alla milza, alle vertebre e al costato, ma due membri della banda, anche grazie a quel video, un mese dopo venngono arrestati.

Ieri per loro, cittadini domenicani di 25 e 32 anni, sono arrivate le condanne: rispettivamente 2 e 3 anni di carcere per lesioni gravissime, oltre al pagamento di un risarcimento di 10mila euro alla vittima, un 45enne della Spezia, difeso dall’avvocato Andrea Tavernelli. Il pm aveva chiesto la condanna (a 5 e 8 anni) anche per la rapina che la vittima sosteneva di aver subito prima della violenza.

I fatti risalgono al 22 ottobre dell’anno scorso: la vittima, secondo quanto ha lui stesso raccontato dopo l’incubo, esce di casa di notte per andare a comprare le sigarette a un distributore di via Milano. Qui incontra alcuni soggetti che gli offrono della cocaina. Lui con un gesto della mano li allontana e fa cadere le bustine di droga. Da qui si scatena la furia dei cinque che lo aggrediscono con bastoni e cinghie. Si protegge come può, poi fugge. Viene inseguito da tre persone che ogni volta che riescono a raggiungerlo lo colpiscono con violenza.

Nel frattempo sopraggiunge un’auto all’interno della quale il conducente sfodera il suo smartphone, segue la vittima e gli inseguitori e inizia riprendere la scena. Mentre la telecamere immortala la brutale aggressione, l’autore del video commenta ridendo sguaiatamente quello che sta riprendendo e ripetendo più volte “Scappa, scappa, ti conviene”. Lo stesso video era stato il punto di partenza per le indagini che avevano portato all’identificazione di due dei colpevoli un mese dopo le violenze.

Le pene non servono a nulla quando si ha a che fare con delinquenti abituali. L’unica pena è farli tornare nella fogna da cui provengono.