Patronaggio vuole i soldi per andare a recuperare i cadaveri dei 9 clandestini del naufragio dello scorso 30 giugno, verificatosi fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione (a circa 7 miglia e mezzo dalla più grande delle isole Pelagie, per la precisione).
Secondo quanto venne accertato – era però l’otto luglio – dal robot della Guardia costiera, un corpo era adagiato all’interno dello scafo, mentre gli altri otto erano sul fondale adiacente. Da allora, giorno in cui appunto il relitto venne localizzato – a 90 metri di profondità – dal robot sottomarino (Rov) in dotazione della nave Dattilo della Guardia costiera, tutto è rimasto fermo.
Non soddisfatto di avere utilizzato soldi pubblici per andare alla ricerca dei mancati invasori, Patronaggio vuole altri soldi. Per recuperare i corpi dei migranti che hanno perso la vita, e che erano stati appunto localizzati, ci vogliono i soldi. Denaro che dovrebbe essere stanziato dal Governo che dovrebbe anche dare l’autorizzazione al recupero. Ma al momento, né a Lampedusa, né ad Agrigento ci sono notizie o informazioni in tal senso.
Dal momento della localizzazione delle salme sono trascorse due settimane. Da ambienti vicini alla Procura della Repubblica di Agrigento si apprende che forse, per recuperare i soldi necessari per provare a riportare sulla terraferma le salme dei mancati invasori si starebbe interessando la Caritas.
Ve li immaginate i greci che raccolgono soldi per andare a recuperare in fondo al mare i cadaveri dei persiani affondati a largo del monte Athos?
E’ intervenuto anche l’eurodeputato, nonché medico ex responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, Pietro Bartolo: “In fondo al mar Mediterraneo ci sono nove corpi, nove persone per cui il viaggio verso l’Europa si è concluso a fine giugno in un terribile naufragio, che li ha fatti sprofondare a 80 metri, sul fondale. Le operazioni di ricerca sono durate settimane, ma da quando sono stati localizzati, non è partito alcun ok alle operazioni di recupero – ha scritto sui social – . Mi chiedo cosa stia attendendo il ministero dell’Interno. Non hanno raggiunto l’Europa, non inizieranno mai quella nuova vita che tanto avevano sognato. Negargli anche una sepoltura sarebbe davvero disumano” – ha concluso – .
oramai stanno li e fanno molto ambient, poi… visto che sti morti di fame li sfamiamo noi, che almeno qualcuno di loro sfamassero i pesci , sono beduini ci pensassero i loro fraTeli d’arabi a non rompeteci le palle
Governo 💩💩💩💩💩💩💩
Italiani 🐑🐑🐑🐑🐑🐑🐑🐑