Sono stati gli extracomunitari ad appiccare domenica pomeriggio l’incendio che ha semidistrutto il padiglione centrale dell’hotspot del porto di Pozzallo. E’ stato già sanificato e allestito il vecchio padiglione destinato alle donne. Dei 36 migranti fuggiti durante l’incendio, 7 sono già stati ripresi. Attualmente nella struttura ci sono 78 migranti dopo che nella notte 20 persone sono state spostate nella struttura di accoglienza di Cifali, tra Ragusa e Comiso. Alcuni dei migranti erano in quarantena. Alcuni di loro, per motivi ancora da chiarire, hanno dato fuoco a dei materassi all’interno dell’hotspot, scatenando l’incendio che si è esteso in breve tempo nella struttura d’accoglienza, distruggendo quasi completamente il padiglione centrale e causando danni ingenti. Da più parti viene lanciato l’allarme per l’accaduto, affinché vengano adottate le contromisure necessarie affinché fatti del genere non abbiano a ripetersi.
2 pensieri su “Sono stati gli immigrati ad appiccare le fiamme: hotspot distrutto, per loro casa nuova”
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a noi i coglioni dei VVFF rompono i coglioni se un estintore è scarico da 1 giorno a questi non dicono nulla , ma vaffanculo statali parassiti di merda. ma vaffanculo veramente bastardi , per vedere una pratica del cazzo 1500 di tasse di merda, per avere un parere del cazzo….. merde a queste scimmie di merda togliere gli accendini no? , hanno appiccato il fuoco dormissero sui carboni stato di merda
Certo, gli afroislamici sono protetti per fare guadagnare quei ladri del pd. Logico che rompano i coglioni alle persone comuni non immigrate.