Il piano del Pd è mantenere a vita migliaia finti profughi perché, altrimenti, avrebbero commesso reati. Il fatto che potevamo evitare di farli entrare non li ha mai sfiorati: perché mantenerli significava anche sostenere le coop di partito, che poi finanziano il Pd.
Questo progetto criminale e parassitario ha avuto il suo massimo esempio a Riace, dove Lucano usava i soldi dei contribuenti per ripopolare la sua città, e nel contempo costruirsi una carriera politica foraggiando cantanti e radical chic: pagavamo i suoi africani perché ci facessero l’onore di vivere a Riace.
Ma anche a Bergamo. Dove un altro geniale sindaco, il marito della Parodi, ha concepito una cosiddetta ‘Accademia’ per i finti profughi addestrati per sostituire lavoratori italiani. Ovviamente se la spassano.
E non hanno alcuna intenzione di togliere le tende:
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Gli ultimi numeri disponibili, ci dicono che solo trenta sulle centinaia passati da Bergamo, chehanno aderito al progetto di volontariato predisposto dal Comune con la cooperativa che li gestisce. In previsione di formarli e poi farli lavorare al posto degli italiani.
Ma quando hanno sentito parlare di lavorare ‘volontariamente’, per ricambiare il vitto e l’alloggio, solo 30 hanno aderito: poco più del 5 per cento. Ma non è finita.
Diversi tra loro hanno già rinunciato: “Tre ragazzi hanno abbandonato l’Accademia” dice Bruno Goisis, presidente della cooperativa Ruah.
I ragazzi selezionati hanno un’età media compresa tra i 25 e i 30 anni: “Le prime perplessità sono nate quando hanno saputo che non avrebbero avuto il cellulare a disposizione tutta la giornata – spiega Goisis -. Questo, sommato al fatto che nei primi mesi non potranno uscire la sera, li ha convinti a mollare”.
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Laccademia della minchia. BASTARDI.