“Mio marito ucciso da immigrato mentre prelevava al bancomat. L’ho visto crollare davanti a me”

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“Ho visto Giovanni crollare a terra, sono corsa verso di lui, ho cercato di aiutarlo a rialzarsi. Ma lui era ormai morto. Non ci credevo, lì davanti a me. E non ci credo ancora adesso”. Così la moglie di Giovanni Caramuscio, 69enne funzionario di banca in pensione, ucciso ieri da due immigrati.

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Ha tentato di opporsi ai due rapinatori che lo avevano aggredito mentre stava prelevando contanti da un bancomat. Uno dei due era armato con una pistola e ha sparato colpendolo due volte al torace. E’ morto davanti agli occhi della moglie che lo stava aspettando a pochi passi.

I carabinieri sono riusciti in poche ore ad identificare uno dei due presunti aggressori. Quello che avrebbe sparato con una pistola Beretta calibro 9. Si tratta di Mecaj Paulin, albanese, di 31 anni, accusato di omicidio in concorso con un’altra persona non ancora identificata. La pistola usata , che aveva la matricola cancellata, è stata recuperata nella sua abitazione, dove l’uomo è stato bloccato mentre tentava di disfarsi dei vestiti usati nella rapina.

A lui si è arrivati anche grazie al racconto di un testimone che ha visto una persona, subito dopo la rapina, gettare in un pozzo poco distante una busta. I militari hanno recuperato l’involto scoprendo che si trattava di parte degli indumenti usati dai rapinatori. I carabinieri sono poi rapidamente risalititi a Paulin che abita poco distante dal pozzo e che è stato sorpreso in casa in evidente stato di agitazione. Aveva tagliato da una maglietta, presumibilmente quella usata nella rapina, il logo stampato sul petto. Si cerca ora di identificare il complice.

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Grazie alle telecamere di sicurezza la scena dell’aggressione è stata ricostruita rapidamente. Prima della mezzanotte, quando l’uomo si è avvicinato allo sportello bancomat, due uomini con i volti coperti da mascherine e il cappuccio calato sul capo sono sbucate dall’ombra e lo hanno aggredito alle spalle.

Minacciandolo con la pistola hanno cercato di costringerlo a prelevare il massimo del contante possibile, ma l’uomo ha reagito.

E’ stata la moglie della vittima a raccontare ai carabinieri le drammatiche fasi dell’omicidio che è avvenuto nel centro del paese, allo sportello bancomat della filiale di via San Pietro in Lama del Banco di Napoli. Nel tentativo di sottrarsi all’aggressione, Caramuscio ha spintonato uno dei rapinatori facendogli perdere l’equilibrio, mentre l’altro, armato con una pistola, ha sparato diverse volte raggiungendolo con due colpi mortali al torace. Entrambi sono poi fuggiti a piedi.

Così muore un italiano al tempo dell’immigrazione.




6 pensieri su ““Mio marito ucciso da immigrato mentre prelevava al bancomat. L’ho visto crollare davanti a me””

  1. Al giggi5 hanno detto rivelato che prima aveva schernito la moglie sul fatto che non fosse capace di prelevare.
    I soliti Tg mondani, più che dare notizie fanno gosdip. Che schifo! 🤢🤮

I commenti sono chiusi.