TROPPI SBARCHI, SCATTA LOCKDOWN IN SICILIA: “COLPA DEI NO-VAX”

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Nel pieno dell’estate arrivano le zone rosse in Sicilia. La variante Delta arriva sui barconi fa rialzare i contagi un po’ ovunque, accanendosi, non a caso, proprio sull’isola degli sbarchi, in particolar modo a Pantelleria, è emerso un pericoloso focolaio.

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Non solo: il caso dell’isola del Trapanese ha allertato le autorità, colte in contropiede dal focolaio e decise a limitare il dilagare dei contagi che hanno indotto ai primi lockdown isolani. Quattro quelli individuati al momento: a Gela e nei Comuni di Mazzarino e Riesi, sempre nel Nisseno, e Piazza Armerina in provincia di Enna, che si tingono di rosso.

Ma secondo le autorità la colpa è dei no-vax, chissà quanto saranno vaccinate le migliaia di clandestini che sbarcano ogni giorno.

Nella speranza, rilanciata dal sindaco di Gela (Caltanissetta) Lucio Greco, che dopo l’ordinanza firmata dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci – e che sarà in vigore da domenica 18 luglio a venerdì 23 luglio – «vengano rivisti i parametri che fissano la definizione dei colori delle Regioni, collegandoli al tasso di ospedalizzazione e non più alla percentuale dei contagi». Dunque, lo spettro delle zone rosse incombe anche su Pantelleria, dove come annunciato in apertura, è stato scoperto un focolaio: 26 i casi al momento, di cui 9 da confermare con il tampone molecolare. Si tratta soprattutto di giovani, almeno 6 i minorenni, quasi tutti non vaccinati. Un contagio che sarebbe partito da una festa privata e che rischia adesso di rendere concreto lo spettro dell’istituzione di una zona rossa.

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«Per l’isola sarebbe devastante», spiega all’Adnkronos il sindaco Vincenzo Campo. Pantelleria, almeno secondo gli ultimi dati disponibili di inizio luglio, è ultima in provincia di Trapani per numero di vaccinati: poco più del 46 per cento. Un riscontro in crescita, certo, ma che al momento viene guardato con sospetto. «II dato delle vaccinazioni è certamente aumentato. Ieri sono state somministrate 20 prime dosi. Ma restiamo maglia nera in provincia e tra gli ultimi anche in Sicilia», è costretto ad ammettere il primo cittadino Vincenzo Campo. Che poi aggiunge: Il motivo? «Un concorso di colpe. La presenza di un gruppo no vax piuttosto agguerrito. Ma anche un’informazione veicolata dai media e spesso poco attenta che ha contribuito ad alimentare paure e confusione».

Insomma, il focolaio spaventa Pantelleria. Ma anche i dati sulle vaccinazioni non sono da meno (oltre che, probabilmente, strettamente correlati). «Speriamo di essere riusciti ad arginarlo – confida allora sempre il sindaco Campo –. Perché se i contagi dovessero dilagare, il rischio di diventare zona rossa sarebbe alle porte. Con un danno gravissimo, anche di immagine per l’isola. In piena stagione estiva le conseguenze di nuove rigide restrizioni sarebbero devastanti e sicuramente non recuperabili». E così, nel frattempo, proseguono le operazioni di contact tracing e i tamponi. «Ritengo, purtroppo, che il numero di positivi sia destinato ad aumentare nelle prossime ore», ammette sconsolato il primo cittadino.

E’ colpa dei ‘no vax’ se nell’isola degli sbarchi dilaga il contagio.




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