Due senatori Lega assenti salvano il ddl Zan: tradimento in Senato

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PER FARE SALTARE QUESTA PORCHERIA SI VA ANCHE IN BARELLA, O CI SI DIMETTE E SI VA AL MARE

“Questo voto dimostra chiaramente quello che diciamo da tempo: o si cambia rotta o il Ddl Zan va a fondo. Il Pd e il M5S hanno il dovere morale di discutere e trovare soluzioni. Se continuano ad arroccarsi saranno responsabili davanti al Paese di questo fallimento”: è il commento del presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone. “Se Letta e il Pd insistono a non voler ascoltare, dialogare e trovare una soluzione, la legge è morta”. Così Matteo Salvini, commentando il no alla sospensiva.

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Se i tuoi tre senatori non fossero stati assenti ingiustificati, insieme ai quattro di FI, ma da loro è normale, la legge liberticida sarebbe già morta oggi. A che gioco state giocando?

Dopo il voto sono iniziati gli interventi della discussione generale sul ddl . Il senatore di Fdi, Claudio Barbaro ha preso la parola, facendo sapere che il suo partito inizierà”una maratona di interventi”. Martedì il Senato aveva già bocciato le pregiudiziali di costituzionalità avanzate da Lega e Fratelli d’Italia.

“Si prenda il tempo necessario per fugare i dubbi” sul ddl, “15 giorni non sono le calende greche, riportiamo il testo in Commissione”. Questa la richiesta di Massimiliano Romeo, presidente del gruppo Lega al Senato. “Perché se il tema è ‘o così o morte’, come è stato come un po’ di tempo fa quando si diceva ‘o Conte o morte’; ricordatevi come è andata a finire”, concludeva Romeo.

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Il dibattito è proseguito: “E’ vero che ieri avete evitato che la nostra discriminante di costituzionalità passasse; pensateci oggi per il voto che avremo tra poco”. Questo l’appello di Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato. “Errare è umano – spiega – perseverare è diabolico. Devi astenerti oggi da votare a favore di chi predica odio”, dice rivolto a Faraone , protagonista di un linciaggio social innescato dalla Cirinnà.

“Alla prima prova sul ddl Zan la sinistra dimostra di non avere i numeri. E’ ormai chiaro che non ci sono i numeri. Da tempo Fratelli d’Italia chiede che questo ddl sia messo da parte. Ora dinanzi a questi numeri la sinistra rifletta: la smetta con le bandierine ideologiche e ritiri questo disegno di legge pericoloso e liberticida”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato Luca Ciriani.

Tornando invece agli assenti: tra i tre leghisti figurano i nomi di Roberto Marti, Paolo Saviane e Umberto Bossi, da tempo lontano dal Senato per motivi di salute. Per quanto riguarda gli azzurri non presenti al voto, figurano i nomi di Niccolò Ghedini, Roberto Berardi, Giuseppe Mangialavori e Barbara Masini. Assenti anche i pentastellati Giuseppe Auddino, Gianni Girotto, Pietro Lorefice, Paola Taverna e Sergio Vaccaro.

Bossi, se non puoi più svolgere il tuo lavoro, visto che parliamo di un Senato spaccato a metà, è il caso che lasci il posto a chi può farlo.

Matteo Salvini: “Il voto – dice lasciando Palazzo Madama, prima di incontrare Draghi – dimostra che la legge senza accordo muore, il Pd ci pensi”. “Immaginate cosa potrà accadere con il voto segreto”, commenta il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Si cambino gli articoli 1 4 e 7 e si va a chiudere alla Camera nel giro di 15 giorni”, sottolinea ancora l’ex premier.




7 pensieri su “Due senatori Lega assenti salvano il ddl Zan: tradimento in Senato”

  1. Nessuna morte della legge oggi, hanno votato su “questioni sospensive” , non sulla legge.
    Tutto calcolato per non far fibrillare il governo, che piaccia o no,
    e mandare un messaggio chiaro e tondo, se non si cambiano quei 3 articoli incriminati allora sì che nel voto segreto Zan, i ciampolillo e le Cirinnà di turno la prendono in c**o.
    Eccitarsi e sfogarsi a babbo ancora vivo serve a una beata minkia.

  2. Salvini ha candidato e fatto eleggere Bossi, quindi figuriamoci se lo fa dimettere: mica vuole perdere il voto di quei padani dei “riti delle ampolle” ecc. (sono di meno rispetto al passato ma ancora esistono).

I commenti sono chiusi.