Corriere della Sera: “La Nazionale italiana è finita senza immigrati”

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Dopo la grande vittoria dell’unica nazionale autoctona presente ad Euro2020, è il caso di ricordare quanto scrisse il Corriere dopo l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale sudafricano.

Finisce così, con le vuvuzelas di sottofondo che portano malinconia quasi fossero un tango, e la coscienza definitiva di non aver mai capito cosa stesse accadendo. Non è vero, come dice Lippi, che l’Italia è improvvisamente esplosa ieri contro la Slovacchia.

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Da quattro anni a questa parte l’Italia ha perso la Juventus, la sua ricchezza più grande. Ne faccio solo un discorso storico ovvio, non una guerra santa. Non ha mai avuto l’Inter, da molto tempo senza italiani. Milan e Roma navigano con il già visto, non aggiungono niente. Questi Mondiali confermano invece la freschezza dei grandi Paesi sudamericani. Negli ultimi 10 anni sono stati più di 5.000 i brasiliani partiti per il mondo del calcio e altrettanti gli argentini. Moltissimi gli uruguaiani.

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Questo significa che il commissario tecnico brasiliano o argentino può scegliere fra centinaia di giocatori, mentre quello italiano o inglese solo fra tre-quattro decine. Non è un caso che la Germania abbia la metà dei propri giocatori con doppio passaporto. Perché è sfinita dalla difficoltà di trovare giovani tedeschi di qualità fra troppi pochi esempi. Fra quattro anni, fra otto, avremo decine e decine di ragazzi neri e latino-americani che saranno italiani, i Balotelli della situazione.

L’Italia dei vecchi campioni del mondo non potrà esserci più. Non basterà. Non sarebbe più giusta.
O apriremo le porte a un’idea di Paese diverso, o saremo sempre più in difficoltà.

E, invece, undici anni dopo, una nazionale italiana fatta solo di italiani ha trionfato. Come sempre, non ci capiscono nulla.




12 pensieri su “Corriere della Sera: “La Nazionale italiana è finita senza immigrati””

  1. Fra 4 o 8 anni, scrivevano, dopo 11, queste decine di ragazzi neri e sudamericani non si sono visti, per fortuna. E comunque, non sarebbero stati italiani solo perché a dirlo c’è un pezzo di carta rilasciato da governi delle sinistre.

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