Immigrato gay stupra ragazzino italiano e si fa pagare per la ‘prestazione’

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Una squallida vicenda di immigrazione e perversione che vede alla sbarra un giovane immigrato accusato di violenza sessuale ed estorsione ai danni di un minorenne residente in Versilia.

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Di fronte al collegio giudicante composto dal presidente Nidia Genovese con a latere Alessandro Dal Torrione e Felicia Barbieri è iniziata l’udienza con l’imputato, che per un certo periodo è stato detenuto al carcere di Prato, che un anno fa in pieno lockdown avrebbe violentato un minorenne arrivando a chiedergli duemila euro in cambio della distruzione del video della violenza.

Alla fine il minorenne avrebbe pagato cento euro per la ‘prestazione’ e avrebbe consentito all’immigrato di prendere alcuni capi di abbigliamento e scarpe di sua proprietà.

Stando all’accusa, il minorenne aveva incontrato il giovane – un escort gay – su una chat di Instagram e l’immigrato era riuscito a circuirlo a tal punto che alla fine i due si erano dati un appuntamento.

Ma a quell’incontro la giovane puttana gay non era solo.

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Aveva portato un coetaneo connazionale – anche lui indagato, ma la cui posizione è stata stralciata perché inizialmente era irreperibile prima di essere stato individuato in Veneto – e il minore era stato fatto oggetto di uno stupro.

E proprio in quella circostanza che era stato filmato e fatto oggetto di minacce estorsive per evitare di diffondere quel filmato.

I carabinieri, dopo la denuncia presentata dal ragazzino, arrivarono alla cattura e all’arresto dello stupratore che, in incidente probatorio, ha sempre negato l’addebito e attraverso i suoi legali ha sempre definito come «consenziente» il rapporto sessuale avuto con l’adolescente. Minore che, sempre stando alla difesa, aveva cercato l’approccio attraverso un sito specializzato e non viceversa. P

Il codice penale considera un rapporto consensuale come una violenza quando il minore ha un’età inferiore ai 14 anni oppure se ha un’età tra i 14 e i 16 anni nel caso in cui il maggiorenne abbia una posizione dominante. E in questo caso, con la presenza di due giovani ultra ventenni, per la procura siamo di fronte a una violenza sessuale consumata.

L’indagine, condotta dal sostituto procuratore Sara Polino, venne affidata ai carabinieri e successivamente si è tenuto, di fronte al giudice delle indagini preliminari Riccardo Nerucci, un incidente probatorio durato diverse ore e nel corso del quale la vittima ha confermato parola per parola quanto già verbalizzato dai carabinieri.




5 pensieri su “Immigrato gay stupra ragazzino italiano e si fa pagare per la ‘prestazione’”

  1. In questo caso ho forti dubbi sulla violenza, per me il ragazzo ha ottenuto la prestazione, poi non aveva i soldi, il compare del transessuale sarà intervenuto come i protettori con le prostitute quando un cliente crea problemi, da li, sentendosi ricattato e preso dal panico ha denunciato lo stupro.
    Non si é mai sentito di escort(gay o meno) che stuprano il cliente, non regge proprio anche xché non hanno certo interesse a farsi pubblicità negativa.

I commenti sono chiusi.