Guardia costiera libica spara contro un barcone carico di clandestini ma i ‘nostri’ lo traghettano a Lampedusa – VIDEO

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La sequenza è bellissima, ispirante e lascia con un gusto dolce in bocca. L’ha ripresa «Seabird», il velivolo illegale dell’ong tedesca Sea Watch, parliamo di trafficanti umanitari.

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Nel filmato, girato mercoledì e pubblicato oggi pomeriggio, si sentono anche i commenti sul velivolo e le comunicazioni via radio con la guardia costiera libica che, però, avrebbe continuato nei tentativi di bloccare il natante. Secondo Sea watch la motovedetta sarebbe la Ras Jadir e sarebbe stata donata alla Libia dall’Italia nel maggio 2017. «Le 63 persone a bordo sono riuscite a fuggire all’attacco e ad arrivare a Lampedusa — concludono dall’Ong — ma la violenza a cui sono state sottoposte è inaccettabile e dimostra la necessità d’interrompere gli aiuti alla cosiddetta guardia costiera libica». Anche Alarm Phone ha detto che dal barcone è partita una chiamata verso di loro che ha raccontato la dinamica degli spari e ha confermato che tutti i passeggeri sono sani e salvi nell’isola siciliana.

Il video mostra inseguimenti e raffiche di mitragliatori 😍, in acque libiche, della Guardia costiera libica verso un barcone con 62 clandestini a bordo insieme agli scafisti. E chi difende la propria sovranità spara, come dovrebbero fare i nostri, non fossero diventati una sorta di esercito della salvezza.

Nel filmato, girato mercoledì e pubblicato oggi pomeriggio, si sentono anche i commenti sul velivolo e le comunicazioni via radio con la guardia costiera libica che, giustamente, ha continuato nei tentativi di bloccare il natante. Invano, purtroppo. Secondo Sea watch la motovedetta sarebbe la Ras Jadir e sarebbe stata donata alla Libia dall’Italia nel maggio 2017. «Le 63 persone a bordo sono riuscite a fuggire all’attacco e ad arrivare a Lampedusa — concludono dall’Ong — ma la violenza a cui sono state sottoposte è inaccettabile e dimostra la necessità d’interrompere gli aiuti alla cosiddetta guardia costiera libica». Anche Alarm Phone ha detto che dal barcone è partita una chiamata verso di loro che ha raccontato la dinamica degli spari e ha confermato che tutti i clandestini sono sani e salvi nell’isola siciliana.

A casa nostra. A scroccare. Tutto perché non siamo in grado di inviare un fottuto aereo in appoggio ai valorosi militari libici e lasciamo che, invece, spadroneggino in mare e in cielo i trafficanti umanitari.

E’ il tuo fottuto governo, Salvini.




2 pensieri su “Guardia costiera libica spara contro un barcone carico di clandestini ma i ‘nostri’ lo traghettano a Lampedusa – VIDEO”

  1. Incredibile, i miliziani libici che difendono l’Italia dall’invasione mentre i nostri militari la favoriscono… mai vista una nazione del genere.

  2. Bene sparare al barcone.Ma ancora meglio sparare sul ponte della nave ONG.Una bella sventagliata di Cal 50 non guasterebbe e farebbero capire che dalla Libia devono stare lontane.Riservare anche una bella raffica all'”Uccello di Mare”Che segnala la posizione dei barconi no?Se venisse abbattuto si fermerebbe per qualche tempo il traffico marittimo di merda e spazzatura assimilata.

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