Il profugo accoltellatore della volontari a Trento è mantenuto dagli italiani dal 2011

Vox
Condividi!

Fate voi il conto di quanto questa bestia è costata agli italiani in dieci anni di permanenza in Italia. Non ci meraviglieremo mai abbastanza di quanto i media abusivo del termine ‘uomo’.

Nuovi importanti dettagli sono emersi questa mattina, nel corso della conferenza stampa tenuta dai Carabinieri di Trento, riguardo l’aggressione della volontaria Luciana Rigotti da parte di un 40enne del Burkina Faso:

Arrestato l’ospite della Caritas che ha accoltellato volontaria

L’uomo, in Italia dal 2011, stava beneficiando della protezione internazionale sussidiaria ed era ospite nella canonica di Ranzo da cinque giorni. La signora lo stava accompagnando a Trento per degli accertamenti medici quando, lungo la strada provinciale, è stata colpita con dei fendenti alle parti vitali del corpo.

Ha così accostato l’auto ed è scappata, venendo poi raggiunta dall’immigrato che ha continuato ad infierire su di lei, presumibilmente con delle forbici.

Grazie alla sua grande forza di volontà, la 64enne è riuscita a rialzarsi raggiungendo la macchina e mettendosi nuovamente alla guida, mentre l’africano cercava di trattenerla aggrappandosi alla portiera e provocandosi così delle lesioni alle ginocchia ed alle braccia.

L’uomo è poi fuggito nel bosco mentre un autista di linea ha allertato i soccorsi che sono giunti immediatamente sul posto, trasportando la donna in codice rosso in ospedale con l’elicottero di soccorso.

VERIFICA LA NOTIZIA

Le Forze dell’Ordine si sono subito attivate per rintracciare il malvivente. Si sono recate presso la canonica per controllare che il soggetto non fosse rientrato e hanno sfondato la porta della camera dove alloggiava. Sono stati subito sorpresi da una nube di fumo in quanto il letto stava andando a fuoco.

Vox

L’incendio è stato presumibilmente appiccato dall’uomo, il quale, per il fatto in questione, è stato denunciato in stato di libertà. Il locale è stato inoltre messo sotto sequestro per ulteriori accertamenti.

Nel frattempo si sono intensificate le ricerche del soggetto lungo la strada provinciale e nelle zone circostanti, con l’ausilio dei volontari dei Vigili del Fuoco e di una pattuglia del Norm, la quale ha deciso di supportare i colleghi in servizio, nonostante avesse finito il turno.

L’africano è stato infine localizzato da alcuni volontari di Calavino mentre si nascondeva nelle vigne ed è stato immediatamente raggiunto dai Carabinieri che lo hanno bloccato dopo un inseguimento di circa 400 metri alle 16.20.

Gli Uomini dell’Arma hanno trovato nei campi il cellulare, localizzato fin da subito: un oggetto di cui l’uomo si era liberato nei primi momenti successivi all’aggressione assieme al suo accendino e le chiavi della canonica, mentre stanno ancora cercando le forbici, probabile arma usata per l’aggressione.

I motivi del folle gesto non sono ancora chiari, ma sembra che non si tratti di una rapina in quanto borsa e oggetti personali della donna non sono stati toccati.

L’uomo è stato così arrestato in “quasi” flagranza di reato per tentato omicidio e lesioni personali aggravate. Entro 96 ore si attende la decisione da parte della Procura di Trento per la convalida dell’arresto.

E’ OSPITE CARITAS AFRICANO CHE HA ACCOLTELLATO VOLONTARIA: ORA E’ A CACCIA DI ALTRI ITALIANI




4 pensieri su “Il profugo accoltellatore della volontari a Trento è mantenuto dagli italiani dal 2011”

  1. 35 euro al giorno più varie spese mediche e quant’altro in 10 anni gli italiani hanno speso per lui 150.000 euro! Una cifra che metterebbe apposto una famiglia italiana in difficoltà.

I commenti sono chiusi.