Ancora uno sbarco di clandestini sulla costa ionica cosentina. All’alba, 56 invasori islamici tutte di nazionalità iraniana sono approdate a Cariati a bordo di una barca a vela. Si tratta in maggioranza di giovani uomini e solo di una donna e un bambino come scudi umani.

Sul posto sono intervenuti mezzi e uomini di Polizia di Stato, Guardia costiera, Guardia di finanza e carabinieri, i medici del servizio 118 e il vicesindaco di Cariati, Ines Scalioti. Tutti al servizio degli invasori.

Si è reso necessario anche l’intervento di un interprete, giunto sul posto per tentare di raccogliere informazioni dai migranti che in un primo momento si sono rifiutati di parlare. L’imbarcazione utilizzata è stata condotta nel porto di Cariati.

La Polizia di Stato ha attivato anche le ricerche in tutto il territorio di altri migranti e degli scafisti che potrebbero essere fuggiti appena dopo lo sbarco. I cittadini iraniani sono stati tutti trasferiti nei locali del mercato ittico di Cariati per procedere all’identificazione , alle visite mediche e ai tamponi orofaringei – quelli rapidi che sono totalmente inaffidabili – per escludere l’eventuale contagio da Covid 19.