Migrante: “L’ho stuprata per tranquillizzarla”

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Prima di violentarla, le ha preso la testa con una mano e le ha tappato la bocca con l’altra. Ma al giudice per le indagini preliminari, Mikhail Gergis Azer, il giovane egiziano fermato per lo stupro della studentessa berlinese, ha detto che con quel gesto brutale voleva solo tranquillizzarla, dirle che non le sarebbe successo niente.

E poi l’ha trascinata dietro il muretto, sulla spiaggia, l’ha buttata a terra e l’ha stuprata, più volte, mentre lei in silenzio, pregava di poterne, almeno, uscire viva.

Il 24enne, indagato adesso per violenza sessuale aggravata (per il fatto di aver commesso il fatto di notte), lesioni personali e anche di reati legati agli stupefacenti (dal momento che avrebbe offerto hashish alla ragazza), durante l’interrogatorio che si è tenuto venerdì mattina in carcere, ha confermato quasi tutta la ricostruzione fatta dalla vittima, eccetto l’intenzionalità della violenza. L’atto, secondo il giovane, era consensuale. Anche se sul collo della studentessa aveva lasciato un graffio e anche se sul corpo della vittima i medici del pronto soccorso hanno trovato evidenti segni di violenza che non lasciano adito a dubbi: quella è stata una violenza sessuale.

La giovane, domenica notte, in caserma, aveva raccontato ai militari che l’uomo che aveva abusato di lei era sicuramente un suo coetaneo, che non era italiano e che probabilmente – dall’accento e dalla carnagione – era del nord Africa. Aveva anche raccontato che probabilmente lavorava in una pizzeria vicino a piazza Paradiso, dove era stata stuprata. Perché lui le aveva detto così: che era appena arrivato a Carrara per lavorare come pizzaiolo lì vicino.

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I carabinieri hanno passato al setaccio tutte le case abbandonate di Marina e iniziato a controllare le varie attività di ristorazione. Hanno acquisito le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, anche se sono servite a poco. Alcune non funzionano, altre sì, ma con il buio le immagini non rendono. I militari hanno portato in caserma una persona dietro e l’altra, senza sosta, e, nell’arco di ventiquattro ore, sono arrivati a lui.

Le indagini dei carabinieri adesso vanno avanti per cercare di tracciare un profilo del 24enne. Non è pregiudicato, ma il suo passato fino al giorno in cui è arrivato a Carrara è un completo mistero. Lui stesso, difeso dall’avvocato Emanuela Monaci, non ha dato informazioni ai magistrati sulla sua vita fuori dal carcere.

L’altra scusa è che aveva le gambe nude:

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12 pensieri su “Migrante: “L’ho stuprata per tranquillizzarla””

  1. A lui per tranquillizzarlo invece, mi sa che deve essere castrato sia per via chirurgica che chimica. Una sola non serve a nulla, ci vogliono ambedue.

    1. Ci deve pensare la legge prima di tutto.
      Onde impedire che la gente lo faccia con le motoseghe.
      Perché non credo che tutti i genitori siano gente mansueta o fiduciosa della giustizia terrena.

I commenti sono chiusi.