I rapper “BabyGang” contro i poliziotti: “Uccidiamo gli italiani”, nei video i ‘nuovi italiani’ esaltano le violenze contro italiani

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Fanno rapine sui treni e cantano la violenza contro gli italiani: tre membri della “Baby Gang” sono finiti in manette.

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Per mesi è stato un vero e proprio incubo: rapine sui treni, furti e baby gang che non si facevano scrupoli a picchiare chi chiedeva loro il biglietto o più semplicemente il rispetto delle regole.

Due di loro sono finiti in manette la scorsa settimana, grazie ad una brillante operazione della Squadra Mobile di Lecco, guidata dal commissario Danilo Di Laura, e dei Carabinieri della stazione di Calolziocorte, agli ordini del maresciallo Fabio Marra. Si tratta di due giovani rapper, Abdelmountassir Gattoua, classe 1999, e Ayoub Nourredine, classe 1996. Gattoua è stato fermato dai militari in città mentre Nourredine è stato individuato a Mantova dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecco.

Il terzo giovane malvivente era già in carcere per una serie di furti commessi al Bione di Lecco. A maggio i militari gli avevano notificato un’ordinanza di custodia cautelare per le rapine sui treni commesse con un mitra finto e solo nei giorni scorsi si è saputo che pure lui è un membro della “Baby gang”.

Sono tutti membri della “Baby Gang”: un gruppo di giovanissimi rapper stranieri d’origine, ma nati e cresciuti in Italia. Cantano la droga e la violenza e hanno parole dure contro gli italiani. In poco tempo il gruppo di ragazzi è riuscito a farsi apprezzare tanto che la sola canzone postata in rete ha raggiunto 140mila accessi.

Sono tutti figli di Letta. E fratelli di Salvini, perché figli di regolari. E anche Meloni non ha mai detto nulla contro l’attuale legge sulla cittadinanza che li rende tutti italiani al diciottesimo fottuto anno di età.

«Mi appello a chi di dovere affinché il video della sedicente band “Baby Gang” intitolato “Rapina”, sia al più presto rimosso da YouTube e da tutti i principali music store.

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Osannare reati commessi e per i quali si è stati arrestati, è un messaggio pericolosissimo e che non deve assolutamente passare».
A denunciarlo è Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).

«Un video vergognosissimo – insiste Conestà – che ripercorre una delle rapine commesse nel 2018 a bordo di un treno a Lecco e a seguito della quale sono stati arrestati.

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Si tratta di ragazzi stranieri dai 20 ai 24 anni che non si sono fatti scrupoli nel rapinare chiunque a bordo dei treni, picchiando chi opponeva resistenza o chiedeva il biglietto.

Esaltare queste gesta in un video come se fosse un’impresa eroica è davvero inaccettabile ed è diseducativo per i giovanissimi sempre più attratti da questo genere musicale.

Vogliamo ricordare – prosegue ancora Conestà – che far passare per “arte” rapine compiute a danni di cittadini, oltre ad essere lesivo per le vittime, è lesivo anche per gli uomini e le donne in divisa che ogni giorno rischiano la vita per contrastare questi fenomeni criminosi.

Il nostro auspicio – conclude il sindacalista – è che il video venga al più presto rimosso».Per il video, clicca QUI

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6 pensieri su “I rapper “BabyGang” contro i poliziotti: “Uccidiamo gli italiani”, nei video i ‘nuovi italiani’ esaltano le violenze contro italiani”

  1. Il concetto di “neo italianità” o di italianità per nascita su suolo italico è nella mente di quegli stolti che hanno sempre disprezzato la propria appartenenza e che che la cambierebbero con un piatto di lenticchie.
    Sul suolo italico è fortissima l’impronta lasciata dai nostri antenati, dagli agricoltori, agli artigiani fino ai pietrai e scalpellini che con le loro mani hanno forgiato e dato forma all’urbanistica.

  2. Ho visto il video. Non mi dispiacerebbe incontrare uno-a-uno quel bel tipo. Non sono certo un tipo alla Rambo ed ho già la mia bella età, però l’astio che riesce a generare potrebbe (con un po’ di fortuna) essere sufficiente a spiegargli come si fa a essere meno indisponenti e aggressivi.

    A chi dovrebbe tutelare la legge, invece, chiedo quanto possa mai essere legale l’insieme delle idee e dei comportamenti illustrati e propagandati nel video. Istigazione alla violenza no? Apologia di reato no? Discorsi d’odio no? Istigazione all’odio etnico no? Che è, siete ciechi, sordi o rimbambiti? Magari venduti? O spaventati? Ricattati? Spiegateci, perché da qui non si capisce cosa vi passa per la testa e si finisce per pensare male.

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