Fedez schiavo delle banche: “non parla male delle banche in cambio di milioni”

Vox
Condividi!

“Gli azionisti e finanziatori del rapper in Doom gli impongono il bavaglio in cambio di ricavi milionari”, scrive L’Espresso.

Nel numero in edicola del settimanale si spiega perché “Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, per i suoi affari ha accettato volentieri la censura”. Infatti – scrive L’Espresso – “il gruppo Be, suoi azionisti e finanziatori in Doom amministrata dalla mamma Annamaria Berrinzaghi, gli ha imposto di non “rilasciare dichiarazioni inerenti al settore bancario e assicurativo che cagionino un danno alla società”.

Vox

Quella clausola contrattuale vale “un’alleanza che soltanto nel 2021 dovrebbe fruttare 15 milioni di euro di ricavi. Così Fedez ha creato il suo sistema con Doom: recluta artisti e li addestra ai social, li coinvolge in spettacoli per le banche e poi li ingaggia con la sua nuova casa discografica”. Doom, dal marzo 2020 è controllata da Be, che ne ha acquisito il 51%. Be, quotato sul segmento Star di Borsa Italiana, è tra i principali operatori italiani nella consulenza alle imprese e nei servizi IT. Il Gruppo supporta primarie istituzioni finanziarie, assicurative e industriali internazionali nella creazione di valore e nella crescita del business. Con più di 1.200 dipendenti e sedi in Italia, Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Svizzera, Romania, Polonia e Ucraina.

Alla festa dei lavoratori del Primo Maggio – accusa ancora L’Espresso – quando ha denunciato il bavaglio della Rai, di certo non poteva criticare le politiche sindacali e fiscali di Amazon poiché ne incarna i valori essendo suo “ambasciatore” per 800.000 euro. La multinazionale di Jeff Bezos, tra l’altro, ha già avviato la produzione del documentario “The Ferragnez” che riprende la famiglia di Chiara Ferragni e di Fedez 24 ore su 24.

Il settimanale mostra tutti i documenti esclusivi e racconta anche i segreti di Chiara Ferragni, del suo socio romano che porta al mondo di Bisignani e di Previti. E poi si descrivono gli anomali andamenti in Borsa dei titoli del gruppo Aeffe (Alberta Ferretti) e di Monnalisa, aziende di moda, nei giorni precedenti all’annuncio della collaborazione con l’influencer




4 pensieri su “Fedez schiavo delle banche: “non parla male delle banche in cambio di milioni””

  1. Guarda steel che i merdagnez ormai sono una potenza sotto tutti i punti di vista, acquisizioni di aziende, compartecipazioni, firmano contratti con le più importanti imprese di tutto il mondo in vari settori, musica, moda, finanza, retail…no no, non sono tutti uguali, questi stanno diventando dei tycoons come pochi altri in Italia, con giri di affari enormi.

I commenti sono chiusi.