“Prodotti da laboratorio da Wuhan e dintorni non ne vogliamo”. Lo ha detto Matteo Salvini, intervenendo alla conferenza stampa organizzata dalla Lega sul Made in Italy alla Camera dei deputati, dove è stata lanciata una raccolta firme per la difesa dei prodotti nazionali. “Questa sul made in Italy è una battaglia di civiltà, qui l’Europa è o non serve: il vino è vino, il latte è latte”. “Vogliamo mettere in mano al nostro sottosegretario – aggiunge rivolto a Centinaio – 100mila firme lunedì, che dicano ‘giù le mani dal made in Italy’, su questo non esistono mediazioni”.
“Se ci sono finanziamenti a qualcuno che poi si convertono sulla via del vino senza uva e del latte senza latte lo vedremo” sottolinea, allargando l’invito a firmare anche al segretario del Pd. “A me l’amarone senza alcool mette tristezza, anche Letta venga a firmare nei nostri gazebo”.
Bene. Ma è inutile se quelli ‘italiani’ li producono i bengalesi, come per Fincantieri. Questa è la vera battaglia di civiltà. Ed è per questo che Luana è morta a Prato: per la concorrenza delle fabbriche cinesi in Italia.
Bene. Iniziamo dunque a mantenere buoni contatti con Taiwan, se proprio non vogliamo diventare competitivi in elettronica e altri campi delegati ai cinesi riaprendo nostre aziende… Costerà un pò di più, ma voi mettere la qualità? E il ritorno di mestieri come i riparatori.
Produrre in italia costa troppo….Quando le tasse verranno ridotte nei fatti e non a parole allora se ne può parlare.