La famiglia di Ashli Babbitt, la donna uccisa a colpi di arma da fuoco da un ufficiale – probabilmente la guardia privata di qualche cleptomane dem – durante la rivolta in Campidoglio, afferma che si trattava di un omicidio e sta valutando la possibilità di presentare una denuncia per omicidio colposo.
ECCO COME HANNO UCCISO LA MANIFESTANTE DISARMATA- IL VIDEO CHOC
La famiglia della donna californiana è pronta ad intentare una causa per omicidio colposo contro il dipartimento di polizia del Campidoglio.
La famiglia afferma che è stata uccisa.
Il veterano dell’Air Force Ashli Babbitt, 35 anni, è stato colpito dall’unico colpo sparato durante la rivolta. Che non è stato sparato dai rivoltosi: ma dalle guardie del Congresso.
Babbitt si era recata a Washington dalla California per protestare contro i brogli che hanno deciso le elezioni del 2020, rubate con il voto postale al presidente Trump.
Un’indagine del Dipartimento di Giustizia ha trovato prove insufficienti per muovere accuse contro l’agente, che non è mai stato nominato pubblicamente.
Si sa chi ha sparato. Per cohencidenza è un negro. Riconosciuto grazie al braccialetto mesi fa. Sostenitore BLM.
Non dovrebbero saperlo gli “assenti” ma dovresti saperlo tu.
La verità è un virus. La mezza verità è come il vino con l’acqua della comunità europea.