Ormoni ai bambini italiani per il cambio di sesso: non si può più tacere

Vox
Condividi!

Svezia, Finlandia, UK frenano bruscamente sugli ormoni ai minori. In Italia si continua a somministrarli e il numero dei casi non è noto. Ma non è più possibile tacere. Intervista allo psichiatra britannico David Bell, tra i primi a dare l’allarme

Essere indietro sulla strada verso il progresso è quasi sempre positivo, soprattutto quando parliamo di questioni molto delicate. Pensate che fortuna, sarebbe stata, essere stati indietro nell’implementare l’utilizzo dell’amianto.

Ecco, ora, mentre i Paesi che drogavano i bambini perché cambiassero sesso, per “curare” la disforia di genere, tornano indietro, noi iniziamo. Perché abbiamo al potere i progressisti provinciali.

E’ come mettersi in marcia verso il baratro e continuare imperterriti, mentre chi era davanti a te torna indietro e ti avvisa che si cade.

Vox

Da un paio d’anni anche in Italia è possibile somministrare bloccanti della pubertà alle-ai minori dal comportamento cosiddetto non conforme. La terapia avviene su semplice prescrizione medica. Dopo anni di trattamenti e un aumento esponenziale dei casi, da qualche mese in UK serve una sentenza del tribunale. La Svezia ha recentemente bloccato le terapie ormonali per le-i minori. In Arkansas questi trattamenti sono stati messi fuori legge. In Finlandia si raccomanda la terapia psicologica e non farmacologica.

Non si conoscono i dati sul numero di bambine e bambini italiani trattati con puberty blocker. E’ urgente che vengano resi pubblici. Non meno urgente una politica di risk-disclosure. Non è accettabile che gli effetti dei puberty blocker vengano descritti come perfettamente reversibili. Che si dica, cioè, che se e quando le terapie vengono sospese perchè la-il minore ha cambiato idea, lo sviluppo riprende regolarmente. Svariati studi dimostrano che gli effetti di questi farmaci sui tessuti, in particolare sul tessuto osseo, sono irreversibili, così come la comparsa di caratteri sessuali secondari, e che vi è un alto rischio di sterilità. Lo psichiatra britannico David Bell è stato tra i primi a dare l’allarme, pagando un prezzo molto alto. Qui una sua recente intervista.

Parlare con David Bell dà un’idea di come ci si potrebbe sentire a essere un suo paziente. A 70 anni la sua energia mi fa vergognare. Va in bicicletta ovunque. La sua agenda è piena. Raramente ho intervistato qualcuno così impegnato (ci sono giorni in cui mi invia più volte email, ogni messaggio è più urgente dell’ultimo). Ma fagli una domanda ed è improbabile che si butti a rispondere. La certezza non è scontata. La sua apertura mentale è quella di un molto più giovane. Soprattutto è così calmo: una presenza rassicurante. Ci sono momenti durante la nostra conversazione in cui è difficile credere che stiamo discutendo di esperienze che devono avergli causato così tanta ansia e persino, a volte, un po’ di paura.

Bell, illustre psichiatra e psicoanalista, è il medico che nel 2018 ha scritto un controverso rappporto sulle attività del Servizio di sviluppo dell’Identità di Genere (GIDS), clinica della Fondazione Tavistock e Portman NHS nel nord di Londra, dove ha lavorato dal 1995 fino al suo pensionamento all’inizio di quest’anno. GIDS, l’unica clinica di questo tipo in Inghilterra, è specializzata nel trattamento di bambini con problemi di identità di genere e negli ultimi mesi è stata nelle news più del solito. Lo scorso dicembre una sentenza dell’Alta Corte ha affermato che è improbabile che minori di 16 anni siano abbastanza maturi da poter dare il consenso informato alla prescrizione di bloccanti della pubertà (farmaci che ritardano lo sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie nei pazienti, in teoria consentendo ai bambini di passare più facilmente all’identità di genere desiderata). Questa sentenza, al termine di un riesame giudiziario promosso dalla 23enne Keira Bell – nata donna, le sono stati prescritti bloccanti dal GIDS a 16 anni e ora è pentita della sua transizione – ha effettivamente ridotto l’intervento medico per i bambini con disforia di genere. (Il Tavistock ha presentato appello che sarà discusso a giugno. David Bell sarà sentito in quello che tecnicamente viene chiamato intervento in appello, cioè potrà testimoniare.)

https://feministpost.it/magazine/primo-piano/3642/




Un pensiero su “Ormoni ai bambini italiani per il cambio di sesso: non si può più tacere”

  1. Usano anche la triptorelina, un antitumorale….per la disforia di genere. I medici che sottopongono a queste torture i ragazzini, sono dei criminali.

I commenti sono chiusi.