Chiede aiuto a 4 immigrati e loro la stuprano: sconto di pena, era ubriaca

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La vera emergenza in Italia sono i crimini degli immigrati, non certo la ‘omofobia’

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La violenza si consuma pochi giorni prima che scatti il lockdown. E’ il 5 marzo 2020: una ventenne accetta un passaggio dopo la notte in discoteca sul lungomare genovese.

Sa di aver bevuto qualche bicchiere di troppo e si fida di quattro immigrati, fra i 21 e i 35 anni che la tranquillizzano: “Ti riaccompagniamo a casa noi”

Doveva essere proprio ubriaca per credere di essere al sicuro con quattro migranti.

Infatti, i quattro non la portano affatto a casa sua, ma nell’abitazione di uno di loro, nel ponente cittadino. Appena entrati nell’appartamento, due si spostano in cucina, altri due violentano la ragazza.

Soltanto dopo l’aggressione la riaccompagnano a casa sua. La vittima però trova il coraggio di confidarsi con i genitori e di sporgere denuncia: a distanza di poco più di un anno, dopo le indagini portate avanti dalla Squadra Mobile e gli arresti scattati lo scorso giugno, oggi sono state emesse due condanne, entrambe a 5 anni e 8 mesi.

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Non è stata riconosciuta l’aggravante di aver stuprato una ragazza ubriaca: in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza (saranno depositate entro 90 giorni) va ricordata una discussa pronuncia della Corte di Cassazione del 2018 proprio su questo punto: secondo i giudici romani “l’assunzione volontaria di alcol esclude la sussistenza dell’aggravante”.

Per la Suprema Corte quindi se è la stessa vittima a scegliere di esagerare con l’alcol, pur restando ovviamente il reato di violenza sessuale nei suoi confronti, non va riconosciuta l’aggravante, che è invece prevista dal codice quando sono gli stessi aggressori a stordire la vittima con alcol o droghe per poi abusarne.

I responsabili secondo l’accusa e il gip Filippo Pisaturo sono un 31enne nato in Ecuador e un 25enne originario del Marocco. Sono detenuti nel carcere di Pontedecimo da quando gli agenti diretti dal primo dirigente Stefano Signoretti avevano arrestato tutti e quattro gli immigrati presenti in casa quella notte. Per i due ritenuti estranei alla violenza di gruppo prima è scattato l’obbligo di dimora, poi il pm ha chiesto l’archiviazione.

Oggi in udienza il pubblico ministero Valentina Grosso ha chiesto oltre 7 anni di pena per ciascuno dei due aggressori, tenendo conto della riduzione della pena di un terzo perché gli imputati (difesi dagli avvocati Cristiano Mancuso, Massimo e Giulio Parenti) hanno scelto il rito abbreviato.

La Procura aveva chiesto l’aggravante della minorata difesa della ragazza non solo per lo stato alterato della vittima, ma anche per l’orario notturno in cui si era consumata la violenza.




2 pensieri su “Chiede aiuto a 4 immigrati e loro la stuprano: sconto di pena, era ubriaca”

  1. Al figlio di Beppe Grillo ed agli altri 3 dovrebbero dargli l’aggravante, hanno offerto lo spinello alle ragazze oltre ai liquori, ciò dimostra che volevano abbassarne le difese.

  2. Comunque la”girino”, la violenza sessuale non è un reato grave più di tanto. Per ora, se toccheranno un qualche “intoccabile”, la legge verrà applicata per intero.

I commenti sono chiusi.