La Garde Nationale tunisina ha arrestato oggi all’alba il principale accusato per l’attentato del Museo del Bardo del 2015. Il terrorista era in procinto di salire su un barchino verso l’Italia.
A proposito di terroristi che salgono sui barconi.
L’immigrato è stato arrestato lunedì 17 maggio all’alba dalle unità della Guardia marittima nazionale del Sahel, al largo della costa orientale della Tunisia. Era a bordo di uno dei due barconi intercettati al largo delle coste di Nabeul e Sousse, ha dichiarato alla stampa locale Karim Balhouch, il segretario generale del sindacato della Guardia marittima a Sousse.
Si preparava a raggiungere irregolarmente le coste italiane, ha aggiunto il rappresentante della Guardia marittima tunisina.
“Le due barche trasportavano 27 migranti irregolari di nazionalità tunisina”, di età compresa tra i 20 ei 34 anni, e sono stati consegnati alle unità del Distretto marittimo di Nabeul e alla Guardia marittima di El Kantaoui, a Sousse.
In Tunisia li fermano subito, qui in Italia li coccoliamo. Forse in Tunisia non esiste il buonismo.
Male ha fatto ieri sera la vedova dell’italiano ucciso al Bardo, a nonr ispondere per le rime – con osservazioni peraltro elementari – al solito Librandi, che diceva “dobbiamo considerare che sono morti anche tanti tunisini innocenti e che la Tunisia è paese amico”! Anzichè biascicare escogitazioni sul momento, era così difficile rispondere “li hanno uccisi gli italiani, quei tunisini innocenti? Dobbiamo piangerci pure quelli? E questi fantomatici innocenti amici cosa fanno piuttosto, onde evitare che dal loro LURIDO paese (al quale abbiamo regalato oltre 50 milioni e dal quale ci prendiamo olio dimmerda) arrivino fancazzisti dei ceti medi o criminali scarcerati?”. Era così difficile? Ma dico, nemmeno il peppe o il leghista sono stai capaci di replicare in una maniera così lineare! Non stupiamoci poi se siamo a questo punto!
Un’altra volta, sapendo chi invitate, sappiatele prima le risposte!