Draghi odia lo sport: piscine chiuse fino a 1/7 ma stadi aperti

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Non venga a parlarci di ‘gradualità’. Business viene prima dell’attività fisica di milioni di italiani, per questi sconsiderati.

Valgono i parametri relativi all’incidenza dei contagi, ma a questi si aggiungono nuovi parametri: si sta in area rossa con oltre il 40% dell’occupazione dei posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva. È quanto ha detto in sintesi il ministro della Salute Roberto Speranza a Regioni ed Enti locali, secondo quanto si apprende da fonti che assistono all’incontro in videoconferenza. Si resta in giallo se l’occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l’area medica sotto il 30%. Si sale da giallo ad arancione se in rianimazione si sale sopra il 20% e in area medica sopra il 30%, avrebbe ancora detto Speranza. Il ministro avrebbe specificato che in via transitoria varranno tutti e due i parametri, sia vecchi che nuovi, ma ha aggiunto “mi sento di dire che sia con i parametri vecchi che con i nuovi nessuna regione passa ora in arancione”.

Covid, restano chiuse discoteche all’aperto e al chiuso

Le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso, restano sospese. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia sul Covid.

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La road map decisa nella cabina di regia, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, prevede la riapertura dal 1 luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.

È allo studio un ulteriore prolungamento della seconda dose di Pfizer e Moderna, rispetto ai tempi più lunghi già applicati. È quanto emerge da fonti di governo, al termine della cabina di regia Covid a Palazzo Chigi. Sarà fatta una valutazione, nel confronto con gli scienziati.

La presenza di pubblico, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia, è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.

La proposta della cabina di regia, tenutasi a palazzo Chigi prima del Cdm, è quella di riaprire a partire dal 1 luglio le piscine al chiuso e i centri benessere.




2 pensieri su “Draghi odia lo sport: piscine chiuse fino a 1/7 ma stadi aperti”

  1. Riempire una piscina per poi chiuderla il giorno dopo e’ un danno economico, l’acqua verrebbe sprecata, Draghi non deve essere troppo sicuro riguardo il contagio. Speriamo fallisca, lui è chi ce l’ha messo in quel posto.

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