Dietorelle, vogliono imporre l’anormalità ai bambini con la propaganda

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Ormai è evidente. Utilizzano i media di distrazione di massa per imporre un’agenda politica. E’ un processo che avviene da decenni. Non è tanto l’informazione ad essere protagonista di questo processo, visto che chi guarda un notiziario è consapevole e pronto a respingere la propaganda, quanto, invece, tutto il resto che passa attraverso i media.

Dai film alle pubblicità è un crescendo di tentativi di normalizzare ciò che normale non è. Coppie miste ed effusioni gay sono ormai ovunque. A tutte le ore. Il loro obiettivo primario, è evidente, sono i bambini. Con il ddl Zan vogliono entrare nelle scuole per fare quello che oggi fanno attraverso le televisioni: farli crescere con l’idea che la perversione sia normalità. Che non ci siano alternative al mondo alla rovescia che loro propagandano.

Vanno fermati. Ma non è semplice farlo, perché parliamo di una fitta rete di controlli che, alla fine, porta sempre dalla stessa parte. Puoi anche boicottare Amazon, ma se la concorrenza fa la stessa cosa, non hai alternative. Non esiste concorrenza sul mercato perché non esiste il mercato. E quindi non esiste quel controllo democratico sulle multinazionali che impedirebbe loro di propagandare qualcosa che le danneggia.

E’ evidente che c’è un piano che va anche oltre l’interesse economico. C’è qualcosa di più profondo. Perché nessun marchio rischierebbe di inimicarsi la maggioranza, mettendo a rischio le vendite. Se lo fa, significa che chi muove i soldi ha altre mire. Ha mire nella costruzione di un futuro distopico.

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3 pensieri su “Dietorelle, vogliono imporre l’anormalità ai bambini con la propaganda”

  1. Possono fare tutti i condizionamenti che vogliono ma un frocio sarà sempre e soltanto un frocio, un deviato, uno dell’altra sponda, un diverso (in senso negativo), un soggetto da irridere, o da compatire, talvolta repellente, sempre stucchevole.
    Nella vita ho sempre desiderato ed amato, con passione, le donne con le gonne. Le donne mi hanno donato i ricordi più belli della mia vita – non mi sto riferendo a quando sono andato a letto con loro ma come apporto, impegno e profilo concettuale.
    Non c’è nulla che mi appaga di più di uscire – con corrette regole di ingaggio – con una donna che mi piace.
    I froci non sapranno mai che si perdono.

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