Corteo pro Palestina nel centro di Torino. Circa 3mila le persone che hanno percorso via Po dopo essersi ritrovate in piazza Castello per l’iniziativa organizzata da ‘Progetto Palestina’.
Stesse scene a Napoli e Roma e altre città italiane. Ieri bandiere bruciate a ‘Allah Akbar’ a Milano.
Migliaia di immigrati islamici con un codazzo di perdenti da centro sociale e vecchie ciabatte dell’estrema sinistra.
Se ascoltando questa esaltata che parla di ‘antirazzismo’ in mezzo agli immigrati urlandi non comprendete perché dobbiamo stare con Israele, e quale occasione si presenta ai sovranisti, cioè quella di rovesciare su di loro tutta la propaganda sull’antisemitismo, e stavolta in chiave di difesa delle identità, allora non lo capirete mai. E potete unirvi ai centri sociali nel manifestare coi musulmani per la ‘Palestina’.
E’ una guerra che sta per arrivare nelle nostre strade. E nelle nostre strade ci sono milioni di invasori islamici, non coloni ebrei.
Si, vox ha ragione, spesso si passa il segno, bisogna rendersene conto e non prendersela con loro.
Vox ha ragione a prescindere. Non si può dar facile spazio a oltranza a chi farcisce OGNI DANNATO POST di un minimo di cose vere (noi siamo onesti e lo riconosciamo) e per il resto di illazioni e ringhi schiumanti non tanto contro i giusti bersagli di una critica che sa come stanno le cose, bensì contro tutto e il contrario di tutti: inclusi quanti qui dentro discordano dai contenuti e soprattutto dagli accenti ILLEGGIBILI con cui li esprime.
Costui (e certuni altri similari, a tratti anche peggiori) sta abusando della pazienza degli utenti e soprattutto dei gestori di un sito che non l’ha mai cercato nè costretto a iscrivercisi e poi per giunta parla di “mancanza di democrazia” quando giustamente snippano i suoi eccessi. E a proposito di democrazia, ringrazino che Vox non abbia creato delle guidelines per sottolineare i motivi per i quali si finisce bannati irrevocabilmente, così come fanno in altri siti dove sarebbe stato estromesso da minimo un anno, senza avviso e senza appello.
Sarebbe pure ora di basta: un conto è la rabbia giusta, un altro quella “cieca” e sorda. Se questo modo di fare è frutto di un’animosità dovuta al sentire gli argomenti con grande intensità (come se gli altri non li sentissero così!), allora imparasse a trattenersi e/o a dirigerla in maniera equa verso chi lo merita.