Roma, 2 islamici picchiati nel ghetto ebraico per bandiera palestinese

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Le violenze razziali tra ebrei e islamici arrivano anche a Roma: un ventenne palestinese e uno siriano sono stati picchiati nel ghetto ebraico perché portavano una bandiera palestinese. Roba che se fosse successa con protagonisti come picchiatori non ebrei, Fiano chiederebbe una legge ad hoc e tutti i media urlerebbero all’odio razziale.

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I due avrebbero chiesto aiuto ai poliziotti impegnati nel servizio di ordine pubblico al ghetto di Roma prima della manifestazione di solidarietà per Israele, indetta dalla Comunità Ebraica all’indomani delle tensioni a Gerusalemme. Entrambi i musulmani si sarebbero presentati con ecchimosi al volto ed in mano una bandiera palestinese. I due, un 20enne siriano ed un 26enne palestinese, hanno dichiarato ai poliziotti di essere stati aggrediti senza ragione apparente da un gruppo di 4 persone.

I due hanno quindi deciso di fare una denuncia, depositata intorno alle 18:00 nei pressi di piazza San Bartolomeo all’Isola, nella zona dell’Isola Tiberina. I due hanno detto agli agenti di essere a Roma per studio: si trovavano a passare vicino al ghetto ebraico per puro caso. Per medicarli è stato richiesto l’intervento del 118: il 20enne siriano è stato medicato sul posto, l’amico palestinese, invece, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Fatebenefratelli, dove ha poi rifiutato le cure mediche.

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Che ci fanno in Italia?

Non so voi, ma quest’aria che si inizia a respirare inizia ad essere interessante. Nel ghetto ebraico ci sono persone più intelligenti di Fiano.




4 pensieri su “Roma, 2 islamici picchiati nel ghetto ebraico per bandiera palestinese”

  1. In questo conflitto sto con Israele, senza se e senza ma, perché lo considero uno Stato democratico sotto attacco, affermo altresì che Hamas è una organizzazione terroristica che usa i palestinesi come scudi umani e carne da macello.
    I morti a Gaza sono da ascrivere al comportamento irresponsabile di Hamas.
    Spero che gli USA sostengano lo sforzo di Israele.

    1. Israele non è uno “stato democratico”: è uno stato-cuscinetto, con tratti canaglieschi, ladro impunito di territori altrui, creato dai Rothschild e dagli inglesi dopo Balfour (ma in realtà incrementato dai trasbordi nazisti durante l’Havara!), perpetuatosi fino ad oggi con l’appoggio continuo degli USA e delle sue lobby giudee, garantitogli per controllare l’area focale del medioriente mediterraneo a conto delle potenze occidentali. Tutto qua. Ciò non significa che gli stati islamici siano stinchi di santo: ma Israele…

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