Studentessa seguita e stuprata da immigrati.
L’hanno seguita mentre da sola rientrava a casa dopo aver trascorso una serata con degli amici e poi l’hanno violentata all’interno di Villa Bonanno, a Palermo, proprio davanti alla questura. Questo per dire il senso di impunità di questa feccia.
Uno dei bengalesi fermati per lo stupro è già stato condannato a otto anni di carcere con l’abbreviato, quindi con sconto di pena di un terzo automatica, adesso è arrivata la condanna a dieci anni di reclusione anche per l’altro imputato, processato dalla seconda sezione del tribunale.
La vittima, una studentessa originaria di un’altra provincia siciliana, si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Debora Speciale.
Lo stupro risale alla sera del 4 luglio del 2019. La giovane stava rientrando a casa dopo essere stata con degli amici. Essendo da sola, sarebbe stata un po’ preoccupata e così avrebbe chiamato un amico perché le facesse compagnia a distanza durante il tragitto. Non fece in tempo.
Perché ad un certo punto i due bengalesi hanno iniziato a seguirla e, arrivati all’altezza di Villa Bonnano, violentata. Uno stupro filmato con un telefonino.
Dopo la denuncia della studentessa, gli investigatori si erano subito messi sulle tracce dei suoi aggressori e fondamentali per individuarli erano state le telecamere di sorveglianza. Dalle immagini, peraltro, erano emersi i riscontri al racconto della vittima. Inoltre era stato ritrovato sul cellulare di uno dei due anche il video dello stupro. Così i due stranieri, il 13 luglio, erano stati fermati con l’accusa di violenza sessuale. Hanno poi scelto riti diversi per essere processati, ma adesso sono stati entrambi condannati.
E’ un’invasione. E ha tutti i crismi dell’invasione: compresi gli stupri etnici dell’esercito invasore.
Bisognerebbe costituirsi parte civile contro la dittatura al governo
:-DDDDDD