Azienda italiana delocalizza in Polonia e licenzia 400 lavoratori: viva l’Europa di Draghi

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Non potete lamentarvi voi eurofili. Non esiste Italia o Polonia, esiste solo la Ue nella vostra testa. bene: d’ora in poi dovrete adattarvi ad orari e stipendi polacchi o rimarrete a casa. E’ questo la Ue.

Il caso del Gruppo Elica, leader nel settore delle cappe da cucina che sposta parte della produzione dalle Marche allo stabilimento di Jelcz-Laskowice. Per dipendenti e sindacati si tratta di una scelta dettata da logiche di profitto, la società parla di una “condizione necessaria a salvaguardare il futuro del Gruppo”.

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E’ inevitabile. Quando fai parte di una entità come la Ue, senza frontiere e dazi, le imprese non possono reggere la concorrenza di chi produce dove costa meno. E in contemporanea anche di chi produce con manodopera clandestina.

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Il risultato sono le morti di ragazzine come Luana e le delocalizzazioni. O chiudi o delocalizzi anche tu.

Rimangono solo le aziende in grado di avere una capacità tecnologica tale da non essere delocalizzabili senza perdita di know-how. Le altre migrano.

Con la Ue noi ci prendiamo gli zingari, Romani e Polonia le nostre imprese.




3 pensieri su “Azienda italiana delocalizza in Polonia e licenzia 400 lavoratori: viva l’Europa di Draghi”

  1. Si ma loro lo fanno passare per “successo della comunicazione tra stati fratelli”, mica come infaticabile e capillare distruzione dell’economia italiana… Qua si deve fare una pulizia MOLTO A FONDO: si deve stilare una bella lista “della spesa” e via.

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