E’ GUERRA TRA EBREI E ISLAMICI. Erdogan:”Mobiliterò mondo islamico”

Vox
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Sono almeno 20 le vittime, fra cui 9
minorenni, negli attacchi israeliani
sulla Striscia di Gaza in risposta al
lancio di razzi dall’enclave palestine-
se. Lo riferisce il ministero della
Salute della Striscia, aggiungendo che
65 palestinesi sono rimasti feriti.

Le forze della Difesa israeliane hanno
affermato di aver colpito otto agenti
di Hamas nei raid aerei sulla Striscia,
in rappresaglia al lancio di missili
verso Israele. L’aviazione israeliana
afferma anche di aver bombardato nume-
rosi obiettivi di Hamas a Gaza.

“Il lancio di razzi contro Gerusalemme
non può passare sotto silenzio”.Così le
Forze armate israeliane:i bombardamenti
aerei contro obiettivi Hamas sulla
Striscia di Gaza – avviati in risposta
al lancio di razzi – dureranno “diversi
giorni”. Hamas pagherà “a caro prezzo
le sue azioni”. Netanhayu avvertiva:
“Reagiremo con grande forza”. Tel Aviv
e altre città aprono rifugi pubblici.

Centinaia di feriti nei nuovi scontri
tra palestinesi e polizia israeliana
sulla Spianata delle Moschee a Gerusa-
lemme. Sirene, evacuazione del parla-
mento,strade bloccate.

“La Turchia farò tutto ciò che è in suo
potere per mobilitare il mondo interno,
e soprattutto il mondo islamico, per
fermare il terrorismo e l’occupazione
di Israele”.

Così il presidente turco Erdogan, in
due separati colloqui telefonici con il
presidente palestinese Abu Mazen e il
capo di Hamas, Ismail Haniyeh, sugli
scontri a Gerusalemme est. “La Turchia
continuerà a sostenere la causa pale-
stinese, a stare al fianco dei fratelli
palestinesi e a proteggere la dignità
di Gerusalemme”, ha promesso Erdogan.

Tensione altissima tra Israele e Gaza. Dopo i nuovi scontri sul Monte del Tempio o Spianata delle Moschee registrati in giornata, 7 razzi sono stati lanciati questa mattina dalla Striscia verso la zona di Gerusalemme, dove sono suonate le sirene d’allarme. Lo ha riferito l’esercito israeliano, che in risposta ha condotto un raid con droni a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Le forze della difesa israeliane hanno affermato di aver colpito otto agenti di Hamas nei raid. L’aviazione israeliana afferma anche di aver bombardato numerosi obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. Citato dal Times of Israel, l’esercito israeliano ha anche riferito di aver colpito due trampolini di lancio di razzi e due posti di osservazione appartenenti a Hamas.

Secondo il bilancio delle vittime fornito dal ministero della Salute di Hamas a Gaza, venti persone – tra cui nove bambini – sarebbero rimaste uccise durante il raid israeliano. Nell’enclave, aggiunge il ministero, sarebbero rimasti feriti in 65.
Le Forze di difesa israeliane hanno confermato in serata la morte di tre bambini, ma affermando che la causa del decesso risiederebbe in un errore nel lancio di un razzo partito dall’enclave palestinese.

I mediatori egiziani stanno compiendo ”sforzi significativi per mediare un cessate il fuoco e ristabilire la calma”, riferisce l’emittente pubblica israeliana Kan citando una fonte della Difesa a condizione di anonimato. Kan spiega che anche altri attori, tra cui le Nazioni Unite, sono impegnati negli sforzi per riportare la calma a Gerusalemme.

Nuovo lancio di razzi da Gaza: oltre 150 in un giorno
In diverse zone sud di Israele vicino al confine con la Striscia di Gaza sono suonate le sirene di avvertimento per un nuovo lancio di razzi dall’enclave palestinese. Lo riporta il Times of Israel parlando di almeno una decina di razzi sparati da Gaza. La maggior parte dei razzi sono stati abbattuti. Un razzo ha colpito stasera la città meridionale israeliana di Sderot danneggiando una casa e una strada, riporta inoltre il sito di Ynet spiegando che il missile non ha causato feriti.

Il movimento islamico palestinese di Hamas ha sostenuto che sono stati lanciati più di cento razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele dalle 18. Era questa l’ora fissata da Hamas nell’ultimatum rivolto a Israele. ”Gerusalemme ci ha chiamato e noi abbiamo risposto alla sua chiamata. Se voi continuerete, lo faremo anche noi”. Questo il messaggio che il braccio armato del movimento islamico palestinese di Hamas ha rivolto a Israele, minacciando nuove azioni se continueranno i raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza.

L’esercito israeliano ha riferito che oltre 150 razzi e colpi di mortaio sono stati lanciati oggi da Gaza. Decine di questi razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa missilistica Iron Dome, hanno spiegato i militari israeliani. La maggior parte sono caduti in aree non popolate e quindi non hanno causato feriti, né danni. Solo un numero esiguo è caduto in zone abitate causato danni minori a edifici o infrastrutture.Al momento solo una persona è rimasta ferita. Si tratta di un civile israeliano colpito mentre si trovava in auto a sud di Sderot.

Israele bombarda tunnel di Hamas
I jet israeliani hanno bombardato un tunnel di Hamas nel nord di Gaza. Lo riferiscono le Forze della difesa israeliana spiegando che diversi miliziani di Hamas si trovavano all’interno del tunnel al momento del raid. Il tunnel viene definito ”offensivo”, ovvero utile per condurre attacchi.
Vasto incendio al Monte del Tempio e nuovi scontri
Un vasto incendio è intanto scoppiato sulla Spianata delle Moschee, o Monte del Tempio, vicino alla Moschea di al-Aqsa. Lo riferisce il Times of Israel spiegando che l’incendio è stato causato da fuochi di artificio lanciati da palestinesi contro militari israeliani. A prendere fuoco è stato inizialmente un albero e la polizia israeliana è impegnata nelle operazioni per spegnerlo. Ripresi anche gli scontri tra palestinesi e polizia israeliana sulla Spianata, riporta ancora il Times of Israel che parla di decine di feriti. L’Anadolu segnala che anche il suo ”corrispondente in Medioriente, Turgut Alp Boyraz, è stato ferito alle gambe da proiettili durante un raid della polizia israeliana nella moschea di al-Aqsa”.

Secondo i media israeliani, i palestinesi hanno lanciato pietre contro le forze di sicurezza israeliane. Queste, a loro volta, hanno usato granate assordanti e proiettili di gomma per disperdere i manifestanti.

Scontri alla Porta di Damasco e Haifa
Nuovi scontri sono in corso alla Porta di Damasco a Gerusalemme tra palestinesi e le forze della sicurezza israeliana. Lo riporta il Times of Israel spiegando che scontri sono in corso anche sul Monte del Tempio, la Spianata delle Moschee. Quindici persone sono intanto state arrestate in seguito a scontri tra arabi e la polizia israeliana in centro a Haifa. Lo riporta il sito di Ynet.
Netanyahu: “Chi ci attacca pagherà prezzo pesante”
”Abbiamo un indirizzo chiaro: questo è Hamas. Il gruppo pagherà un caro prezzo per le sue azioni. Risponderemo ferocemente”. Così il portavoce delle Forze della sicurezza israeliana, Hidai Zilberman, ha affermato che l’attuale round di violenza durerà probabilmente almeno diversi giorni. E questo poiché l’aviazione israeliana inizierà a condurre attacchi aerei su obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza dopo che dozzine di razzi sono stati lanciati contro Israele dall’enclave, inclusa Gerusalemme. ”Nei prossimi giorni Hamas sentirà il braccio lungo dell’esercito (israeliano, ndr). Non ci vorranno pochi minuti, ci vorranno alcuni giorni”, ha detto Zilberman. Il portavoce afferma che l’esercito si sta preparando a una vasta gamma di possibilità, compreso un conflitto più ampio con un’operazione di terra, così come il ritorno delle uccisioni mirate di massimi leader terroristici. “Tutto è sul tavolo”, ha detto Zilberman. ”Israele risponderà con grande forza. Non tollereremo attacchi al nostro territorio, alla nostra capitale, ai nostri cittadini o ai nostri soldati”, poi ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Coloro che ci attaccano pagheranno un prezzo pesante”, ha aggiunto, dicendo che Israele non cerca un’escalation delle ostilità che ”potrebbero durare un po’ di tempo”. ”Questa sera guardiamo i nemici di Israele, su tutti i fronti, dritti negli occhi e li avvertiamo in modo chiaro e senza compromessi: la sicurezza dei nostri cittadini non deve essere interrotta”, ha scritto su Twitter il presidente israeliano Reuven Rivlin. ”Non permetteremo a nessuno di interrompere la nostra vita quotidiana. Non ci inchineremo di fronte a nessuna minaccia. Chi cercherà di mettere alla prova la nostra resilienza troverà un muro difensivo, un pugno di ferro. Che nessuno sfidi la potenza letale delle nostre forze. Non mettetele alla prova”, ha aggiunto.

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Hamas: “Risposta sarà forte e dolorosa”
“Avvertiamo il nemico sionista che se colpisce installazioni civili o case che appartengono al nostro popolo a Gaza, la nostra risposta sarà forte e dolorosa e oltre le aspettative del nemico”, ha replicato un portavoce delle brigate Izz al-Din al-Qassam, braccio armato di Hamas. 

Le esplosioni su Gerusalemme
Secondo l’emittente ‘Sky News Arabia’, tre esplosioni sono state udite nei cieli sopra Gerusalemme. Il braccio militare di Hamas, il movimento islamista palestinese che controlla la Striscia di Gaza, ha rivendicato il lancio di razzi. In una nota citata dal ‘Times of Israel’, le Brigate Ezzedin al-Qassam hanno dichiarato che si è trattato di una risposta ai “crimini e all’aggressione” contro la moschea di Al-Aqsa ed i palestinesi di Sheikh Jarrah da parte di Israele. “Questo è un messaggio che il nemico dovrebbe ben comprendere”, ha affermato un portavoce delle Brigate.

Le Brigate Al-Quds, l’ala armata del gruppo terroristico della Jihad islamica, hanno invece annunciato di aver lanciato 30 razzi su Sderot. L’esercito israeliano non ha ancora confermato il numero di razzi lanciati sulla zona.

In seguito all’attacco missilistico lanciato da Hamas, la polizia di Gerusalemme ha iniziato l’evacuazione dalla Città Vecchia. “Le forze di polizia del Muro Occidentale hanno iniziato a evacuare coloro che si trovano nell’area verso luoghi più sicuri”, ha affermato la polizia israeliana citata dal Times of Israel. La Knesset, il Parlamento israeliano, è stata evacuata mentre era riunita in seduta plenaria non appena a Gerusalemme hanno suonato le sirene d’allarme. I deputati sono stati trasferiti in una zona sicura.

Scontri al Monte del Tempio
Questa mattina si erano già verificati scontri tra palestinesi e polizia israeliana sul Monte del Tempio o Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Secondo le notizie riportate dal Times of Israel ci sarebbero stati “centinaia” di feriti. La Mezzaluna Rossa palestinese parla di 305, di cui almeno sette in condizioni gravi. Le forze dell’ordine israeliane parlano di nove i poliziotti israeliani rimasti feriti.

Le autorità, si legge, hanno intanto deciso di vietare agli ebrei l’accesso al sito nel giorno in cui Israele celebra la riunificazione di Gerusalemme. E si attende una decisione della polizia che non è ancora chiaro se autorizzerà un corteo celebrativo dei nazionalisti.

E’ stato inoltre chiuso il valico di Erez tra Israele e la Striscia di Gaza. Le autorità israeliane, riporta il portale di notizie Ynet, hanno annunciato la chiusura immediata, ad eccezione dei casi umanitari, dopo il lancio di razzi e palloncini incendiari dall’enclave palestinese in direzione di Israele. Stamani le forze israeliane (Idf) avevano reso noto di aver colpito con i tank “obiettivi terroristici di Hamas a Gaza” in risposta agli attacchi.

“Questa è una battaglia tra la tolleranza e l’intolleranza, tra l’ordine e la violenza illegittima”, ha affermato stamane Netanyahu. “Periodicamente elementi che vogliono confiscare nostri diritti ci costringono a mostrarci forti, come stanno facendo i poliziotti israeliani – ha aggiunto secondo il Times of Israel – Sostengo gli agenti in questa lotta giusta”. “Solo la sovranità israeliana – ha rivendicato – consente la libertà di culto per tutti”. Nelle ultime ore c’era stato un colloquio telefonico tra il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, e il collega israeliano, Meir Ben-Shabbat, durante il quale gli Stati Uniti avevano espresso “seria preoccupazione per la situazione a Gerusalemme”. Sullivan aveva sollecitato il governo israeliano su “misure appropriate per garantire la calma” durante la giornata odierna, ribadendo “l’impegno dell’Amministrazione per la sicurezza di Israele” e a sostegno di “pace e stabilità” in Medio Oriente, con la garanzia che gli Stati Uniti “resteranno pienamente impegnati nei giorni a venire per promuovere la calma a Gerusalemme”.

Gli scontri tra palestinesi e polizia israeliana sono “un vero massacro e un crimine di guerra” secondo Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas. “Facciamo appello a tutta la nostra nazione affinché scenda in strada e affronti l’occupazione – ha affermato, secondo quanto riporta il Times of Israel – Israele pagherà un prezzo caro per la sua presa con la forza di Al-Aqsa”.

“L’incursione brutale delle forze di occupazione israeliane nel sito della moschea di Al-Aqsa e l’assalto contro i fedeli costituiscono una nuova sfida per la comunità internazionale”, ha affermato Nabil Abu Rudeineh, portavoce del leader palestinese Mahmoud Abbas, che – citato dall’agenzia Wafa – ha fatto riferimento in particolare agli “sforzi messi in campo dell’Amministrazione americana”. Secondo il portavoce della presidenza palestinese, il governo israeliano “ha ignorato tutti gli sforzi e gli interventi internazionali”, ma – ha aggiunto Abu Rudeineh – “i dirigenti palestinesi e il popolo palestinese non permetteranno che si realizzino questi piani israeliani”.

L’assalto alla moschea di Al-Aqsa è un crimine commesso dall’occupazione”, ha scritto su Twitter Hussein Al Sheikh descritto dal Times of Israel come un alto funzionario dell’Autorità palestinese, uno tra i consiglieri più vicini al leader palestinese Mahmoud Abbas. “La leadership palestinese – ha aggiunto – sta valutando tutte le opzioni per rispondere a questa aggressione brutale contro i luoghi sacri e i cittadini”.

Ambasciatore Ue: “Inaccettabile lancio razzi da Gaza”
L’ambasciatore dell’Unione europea in Israele, Emanuele Giaufret, si è detto ”estremamente preoccupato” per la spirale di tensione tra israeliani e palestinesi a Gerusalemme est. Su Twitter, il diplomatico ha anche definito ”totalmente inaccettabile” il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele.

“Grave preoccupazione” degli Usa
L’Amministrazione Biden, ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, esprime “grave preoccupazione” per l’escalation di violenza in Israele nel momento in cui crescono le tensioni fra i palestinesi a Gerusalemme. Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Ned Price ha quindi condannato ”con la massima fermezza la raffica di razzi lanciati in Israele nelle ultime ore”. In una conferenza stampa Price ha spiegato che ”gli Usa resteranno pienamente impegnati per promuovere la calma a Gerusalemme”.
Gran Bretagna condanna lancio razzi su Israele: “Si fermi violenza”
La Gran Bretagna ha condannato il lancio di razzi verso Gerusalemme e altre località in Israele, chiedendo una ”immediata de-escalation da tutte le parti” e che ”si metta fine agli attacchi contro la popolazione civile”. Su Twitter, il ministro egli Esteri britannico Dominic Raab ha scritto che ”la Gran Bretagna ha condannato il lancio di razzi su Gerusalemme e altre località in Israele. Le violenze in corso a Gerusalemme e a Gaza devono fermarsi”.

Francia chiede “massima moderazione”
La Francia ha chiesto alle parti di adottare la ”massima moderazione” per riportare la calma a Gerusalemme. “Tutte le azioni che contribuiscono all’escalation sul campo devono finire”, si legge nella dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri francese, che si dice ”profondamente preoccupato per le minacce di sgomberi forzati contro i residenti del quartiere di Sheikh Jarrah” a Gerusalemme est.

Parigi ha sottolineato che questi sfratti “sono collegati alla politica di insediamento – che è illegale secondo il diritto internazionale – e aggravano le tensioni”. Il ministero degli Esteri francese ha quindi affermato che “tutte le dichiarazioni provocatorie e tutti gli appelli alla violenza e all’odio sono inaccettabili e devono cessare immediatamente”.




8 pensieri su “E’ GUERRA TRA EBREI E ISLAMICI. Erdogan:”Mobiliterò mondo islamico””

  1. L’ideale sarebbe organizzare una spedizione militare in Tripolitania. E in futuro sarà inevitabile al fine di riportare i clandestini africani donde sono venuti.
    L’Italia dovrebb’essere presente militarmente nella regione di Tripoli per tutelare la sicurezza nazionale e gl’interessi economici.
    Dovremo suonargliele ai Turchi, come nel 1911.
    Altrimenti, se presto, molto presto, non ci sveglieremo, ci ritroveremo i Turchi dirimpettai sia in Albania sia in Libia.
    Da sud, influenzeranno o determineranno le ondate di clandestini e da est ci minacceranno colla crescente presenza militare. E il passo da Valona a Otranto è corto, molto corto.
    Inoltre, qualora la Turchia dichiarasse la guerra che tanto brama, l’Ellade sarebbe aggredita non solo dalla Tracia e dall’Egeo, ma anche dall’Epiro. Dunque, l’Italia e la Grecia hanno interesse ad allearsi saldamente in funzione antiturca.
    Albania e Montenegro devono tornare a gravitare attorno alla nostra orbita. Sono il nostro giardino. La Turchia non deve avere voce in capitolo nei Balcani
    La presenza turca dovrà essere debellata anche dalla Bosnia, dal Cossovo e dalla Macedonia.

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