La profezia del professore: “L’Italia sarà presto africana”

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Il docente emerito di Linguistica dell’Università Roma Tre, Raffaele Simone, non ha dubbi: “La sterzata a destra del Paese deriva soprattutto dalla paura dell’immigrazione”.

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Autore di numerosi saggi sulla modernità, la sua cultura e i suoi problemi, in un’intervista al quotidiano Italia Oggi, lancia l’allarme: “In tempi veloci l’Europa diventerà islamica e si africanizzerà. Faremo la stessa fine dell’Impero romano distrutto dalle invasioni barbariche. È il risultato del politicamente corretto, dell’accoglienza senza limiti”.

Simone è preoccupato, poiché il processo di immigrazion/invasione continua senza sosta.

L’Europa, secondo il docente, è accogliente, anzi, secondo noi è ‘accogliona’. Il nostro welfare fa gola a chi vuole farsi mantenere.

Simone analizza la politica sui flussi migratori in Italia, dove ci sono le destre che tentano in tutti i modi di frenare l’immigrazione e coloro, definiti il “club radicale” dal professore di Roma Tre, per i quali l’altro, chiunque sia, deve essere ospitato a qualunque costo.“Questa posizione ottusa – dice Simone – non è solo propria dei partiti di centrosinistra, nei quali l’inclusivismo dei cattolici si unisce a quello delle sinistre, ma anche di diversi maîtres-à-penser, uomini e donne, che arrivano a sostenere la folle tesi che gli Stati non hanno diritto di decidere chi può varcare i loro confini e chi no”.

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Per Simone la situazione più delicata in Europa è quella della Francia. “In altri Paesi (Regno Unito, Belgio, Svezia) – commenta – ci sono segni di adattamento, non da parte degli immigrati, ma dei governi. Si accetta silenziosamente che tribunali islamici informali si occupino di certe tematiche e che si creino scuole islamiche distinte da quelle nazionali”. Il docente ritiene che sarebbe utile “studiare meglio i flussi prima che arrivino o appena arrivati, per prevedere quale delle due figure i nuovi arrivati assumeranno. Poteva essere la buona occasione per dar da fare a eserciti di sociologi e di antropologi, invece che di navigator”.

“L’accoglienza senza limiti – conclude – porterà a realizzare la profezia descritta da Michel Houellebecq nel suo truce romanzo ‘Sottomissione’. Più velocemente di quanto immaginiamo, l’Europa diventerà islamica e si africanizzerà e si scoprirà, come diceva Paul Valéry, che non è che un piccolo promontorio dell’Asia. Per me, piuttosto che dissipare fortune per accogliere e mantenere chicchessia, sarebbe meglio favorire due politiche parallele: investire per sostenere le famiglie giovani e indurle a far figli, e studiare piani per scoraggiare la follia demografica del continente africano”.

La soluzione del professore è inadeguata: dobbiamo completamente chiudere all’immigrazione legale. Che è poi la cosa più semplice. Vengono solo perché li facciamo entrare in un modo o nell’altro: siamo noi deboli, moralmente, non loro forti.

E l’integrazione non è la soluzione. E’ un genocidio con altri mezzi. Ben venga lo scontro, perché quello possiamo ancora vincerlo: mentre l’assimilazione significa scomparsa.




9 pensieri su “La profezia del professore: “L’Italia sarà presto africana””

  1. Iniziamo con la nazionalizzazione della manodopera italiana.Quindi fuori dalle palle tutti gli stranieri occupati con famiglie al seguito.Poi campi di concentramento con aeropista interna ed espulsioni di massa con gli aerei del loro paese di merda.Purtroppo se non ci leviamo dai coglioni il sacco bianco che sta a roma ed il Pd non possiamo fare nulla.

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