E’ evidente – spiega il direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco – che in Italia è in atto un esperimento diverso da altri Paesi, dove si è optato per una campagna vaccinale di massa quando si era chiusi e si è vista subito una caduta di casi e morti”.
“Le riaperture – spiega Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco, in una intervista a L’Eco di Bergamo – sono avvenute in una situazione in cui molte infezioni erano in giro, non c’era un calo tale da stare tranquilli” e quindi “bisogna vedere se l’incremento dei vaccini, di certo non ai livelli di quelli britannici, sarà in grado di compensare le riaperture troppo precoci, almeno ai fini epidemiologici” e quindi evitare il “colpo di coda” che si rischia a “giugno luglio”.
5 pensieri su “Galli ottimista: “A giugno e luglio pagheremo le riaperture””
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Io sarei più ottimista se quei 4 stronzi che governano chiudessero i porti.