Puglia; altri 3 casi di variante indiana e uno ‘simil-nigeriana’

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Dopo i due immigrati di ritorno dall’India di ieri. Altri casi.

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La follia di chiudere gli italiani e fare entrare liberamente gli immigrati, che vanno e vengono dai loro Paesi dove infuriano le varianti, ha un prezzo. Lo pagheremo nelle prossime settimane.

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Il laboratorio del Policlinico di Bari ha individuato altri tre casi di variante indiana in provincia di Lecce e un caso di variante simile a quella nigeriana nel Barese, la prima in Puglia. In tutto, quindi, sono cinque i casi di variante indiana in Puglia, conteggiando anche i due confermati ieri che appartengono, però, ad un focolaio diverso.

I campioni erano stati inviati al laboratorio di riferimento regionale dal Dipartimento di prevenzione di Lecce la settimana scorsa.

È stata, inoltre, individuata una nuova variante “simil- nigeriana”, perché appartenente alla stessa “famiglia” di quella nigeriana ma con più mutazioni nella proteina spike e in altre porzioni del virus. Il ragazzo con infezione da questa variante, di nazionalità straniera, era stato ricoverato con polmonite bilaterale in un ospedale della provincia di Bari e dimesso la settimana scorsa. “Tale riscontro è rilevante in termini di sanità pubblica ed evidenzia come sia fondamentale l’attività di sequenziamento implementata dall’Aouc Policlinico al fine di supportare le attività di controllo dell’epidemia sul territorio regionale e il contact tracing”, commenta la responsabile del Laboratorio Covid del Policlinico di Bari, la professoressa Maria Chironna.