Anziana massacrata da nigeriano richiedente asilo a calci pugni e bastonate

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La Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha eseguito una misura cautelare di custodia in carcere a carico di un 21 enne nigeriano “richiedente asilo politico”, ritenuto responsabile di una violenta rapina su strada ad Arezzo lo scorso fine settembre. L’incubo della anziana signora si materializzò in una serata di inizio autunno scorso, e precisamente il 24 settembre.

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La Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha eseguito una misura cautelare di custodia in carcere a carico di un 21 enne nigeriano, ritenuto responsabile di una violenta rapina su strada ad Arezzo lo scorso fine settembre.

L’incubo della anziana signora si materializzò in una serata di inizio autunno scorso, e precisamente il 24 settembre. La malcapitata 75enne aretina, uscendo dall’abitazione del figlio, nel percorrere il tragitto necessario a riprendere la proprio autovettura, fu vittima di una violenta aggressione a scopo di rapina. La signora, nei pressi di via Guadagnoli, venne afferrata alle spalle da un soggetto extracomunitario che si voleva impossessare della sua borsa. La resistenza della donna non fece desistere il soggetto dall’azione criminosa, ma anzi questa diveniva ancora più violenta in quanto l’extracomunitario per raggiungere il suo obbiettivo non esitava a colpirla con calci e pugni utilizzando, tra l’altro, anche un ombrello, che per la violenza dei colpi inferti addirittura si rompeva. Solo mediante questa violenza il rapinatore riusciva così a impossessarsi della borsa della vittima contenente 150 euro in contanti ed il cellulare. Nonostante lo shock e i traumi subiti, per i quali la vittima veniva refertata per 10 giorni a causa delle varie ecchimosi riportate, la signora riusciva a fornire agli agenti intervenuti una descrizione accurata dell’aggressore soprattutto su come fosse vestito. I particolari dell’abbigliamento uniti ai riscontri forniti dal positioning del telefono rubato, ottenuto grazie ad un apposita applicazione, consentivano agli investigatori della Squadra Mobile di concentrare le indagini su di un soggetto immortalato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Arezzo e di Montevarchi in orari e posizioni coincidenti con il tracciamento fornito dall’applicazione. Il soggetto inoltre vestiva capi di abbigliamento perfettamente corrispondenti a quelli descritti dalla vittima e venne immortalato all’esterno della Stazione Ferroviaria di Arezzo con in mano ancora la borsa della vittima, mentre nel sottopasso dello scalo ferroviario veniva ripreso mentre nascondeva il denaro oggetto della rapina dentro le scarpe. Determinante, inoltre, per la positiva riuscita dell’indagine, è stato un controllo, operato nei giorni successivi al fatto, effettuato da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che ha consentito di dare un nome all’individuo ripreso dalle telecamere. Gli investigatori sono così riusciti ad addivenire con certezza all’identificazione completa del rapinatore, I.H. nigeriano 21enne con in corso una pratica per l’ottenimento di un permesso di soggiorno per asilo politico, che è stato anche riconosciuto con certezza dalla vittima. Sulla base del quadro probatorio rappresentato, il Tribunale del Riesame di Firenze, su richiesta della Procura di Arezzo, ha disposto la custodia cautelare in carcere per il nigeriano




2 pensieri su “Anziana massacrata da nigeriano richiedente asilo a calci pugni e bastonate”

  1. Quando accadono queste cose basterebbe andare presso le stazioni più vicine e pescarli con reti a strascico tanto sono sempre loro!
    Poi una bella tonnara…

I commenti sono chiusi.