Lo stupratore è stato arrestato, si tratta di un immigrato irregolare di 32 anni, di nazionalità nigeriana, colto nella flagranza dei reati di violenza sessuale pluriaggravata e continuata e lesioni personali.
Intorno alle 8 una giovane donna, mentre svolgeva una attività sportiva lungo una pista ciclabile in una zona periferica della città in un tratto in aperta campagna e isolato, è stata seguita e raggiunta da uno sconosciuto che, all’improvviso aggredendola, l’ha scaraventata a terra immobilizzandola, impedendole di urlare al fine di cercare aiuto. L‘uomo l’ha palpeggiata e ha cercato di violentarla provocandole anche lesioni personali. La donna tuttavia riusciva a reagire assestando all’aggressore alcuni calci e ginocchiate ai genitali riuscendo in tal modo a divincolarsi dalla presa, e chiedendo aiuto ad un automobilista in transito veniva attivato il servizio di soccorso pubblico 113. VERIFICA LA NOTIZIA
Una volante della Polizia di Stato è arrivata in pochi minuti riuscendo ad individuare il malvivente che tentava di scappare. Gli agenti operanti, al momento del fermo dell’uomo, hanno visto subito le tracce dell’avvenuta aggressione sessuale..
Sul grave episodio sono state avviate immediate indagini della Squadra Mobile intervenuta sul posto ed è stata così individuata un’altra vittima dell’uomo, una ragazza che solo dieci minuti prima mentre faceva jogging nello stesso punto aveva subito una analoga aggressione. La Squadra Mobile ha altresì raccolto numerosi elementi che inducono a ritenere l’uomo il probabile autore di un altro tentativo di violenza sessuale consumato nei giorni scorsi nei pressi di via del Carmine, nel centro storico cittadino, ai danni di un’altra giovane donna. In base ai rilievi fotosegnaletici della Polizia Scientifica della Questura sono state accertate le esatte generalità dello straniero, clandestino in Italia, già condannato per reati sessuali commessi in una località del nord del Paese. Completati tutti gli accertamenti di rito lo straniero è stato condotto presso la casa circondariale di Sassari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori indagini anche per verificare eventuali ulteriori episodi di violenza commessi dall’uomo in tutto il territorio regionale e nazionale.
Se ora noi scrivessimo ‘negro di merda’, potremmo incorrere in uno psicoreato che prevederebbe più anni di carcere rispetto allo stesso ‘negro di merda’ a cui ci dovessimo ipoteticamente rivolgere. Il che spiega perché ci troviamo nella situazione in cui ci troviamo.
Lo stesso, ovviamente, non avviene nel caso in cui un africano violenta e fa a pezzi una ragazzina bianca. In quel caso non esiste l’odio razziale. Esiste se qualcuno scrive qualcosa contro l’africano. Un mondo di pazzi.
Non lo scrivete NEGRO DI MERDA,che poi i comunisti si offendono.
Negro di merda