L’ignoranza politica di Fedez è seconda solo alla sua arroganza di arricchito senza alcun merito o talento.
Quindi, il capitolo relativo alla legge contro l’omofobia: “Questa era la parte approvata, ora arriva la parte forte… Due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari”, dice riferendosi all’esponente leghista, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, che ha deciso di incardinare il ddl Zan sull’omofobia ma tenendo per sé il ruolo di relatore. “Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare come il Ddl Zan, già approvato alla Camera, può essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso. D’altronde Ostellari fa parte di uno schieramento che si è distinto negli anni per la lotta all’uguaglianza. Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità rispetto al Ddl Zan” compreso “il vitalizio di Formigoni” che è “più importante della tutela dei diritti di tutti”. Quindi, la chiusura: “Il presidente dell’associazione Pro Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, è stata la prima voce a sollevarsi contro il Ddl Zan ma non si è accorto che il Vaticano ha investito più di 20 milioni in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Cari antiabortisti, non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa”.
Cosa c’entri il Vaticano con la legge che vuole silenziare chi è contro le adozioni gay e trattare gli omosessuali come cittadini più uguali degli altri è cosa che sanno solo Fedez e i suoi tatuaggi. Anzi, forse i tatuaggi lo sanno meglio di lui che sembra incapace di esprimere un ragionamento di senso compiuto mischiando Formigoni con situazioni delle quali nemmeno comprende la natura.
Il dramma è che il marito della Ferragni si è anche riprodotto.
A noi, invece, sfugge perché la Rai debba spendere soldi pubblici, ogni anno, per fare un concerto dei sindacati. Che dovrebbero pensare ai lavoratori, non alle fregole di un presunto cantante che ha più tatuaggi di pensieri logici.
Lanciamo un appello pubblico ai tatuaggi di Fedez: aiutatelo.
La Rai ha immediatamente smentito le parole del marito della Ferragni: “Rai3 e la Rai sono da sempre aperte aldibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo maggio per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta”. La nota stampa, poi, prosegue: “Né la Rai né la direzione di Rai3 hanno mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista del concerto: la Rai mette in onda un prodotto editoriale realizzato da una società di produzione in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, la quale si è occupata della realizzazione e dell’organizzazione del concerto, nonché dei rapporti con gli artisti. Il che include la raccolta dei testi, come da prassi”.
Solite manie di persecuzione.
Guardatevi che cosa vergognosa su R3 e su C5… Tutta pubblicità per questo fosco figùro.