Cirinnà, nel Comune del marito sindaco introdotti libri porno gay a scuola

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“In alcune scuole materne del Comune di Fiumicino (il cui sindaco è il marito della Cirinnà, ndr), che avevano aderito al Progetto ‘Piccoli passi nel mondo’, sono arrivate forniture omaggio di alcuni libri che rientrerebbero in un progetto ”artistico” ideato dalla Fondazione Benetton. Peccato che i libri in questione siano pornografici e con espliciti contenuti erotici, sia testuali che iconografici”

“Ora, dopo le proteste di alcuni genitori e la denuncia in Consiglio comunale, l’Amministrazione di Fiumicino ha chiesto il ritiro dei volumi, definiti semplicemente ‘non consoni’, ed ha dichiarato di non essere a conoscenza dei materiali diffusi”.

Lo afferma la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, responsabile nazionale del Dipartimento Pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili.

Volontà di introdurre i prodotti dell’ideologia gender

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“In attesa di vedere come andrà a finire la vicenda e di ricostruire l’intera dinamica compreso il mancato controllo, una cosa è certamente chiara: la volontà pervasiva di introdurre nelle scuole i prodotti dell’ideologia gender. Uno degli obiettivi privilegiati del ddl Zan sull’omofobia”.

“La notizia è oggettivamente inquietante: una scuola elementare di Fiumicino partecipa a un concorso sul centenario di Gianni Rodari e riceve in premio una serie di libri per biblioteca della scuola. Sono libri che i genitori giudicano inequivocabilmente porno, per cui scattano decine di interventi indignati, non solo per il contenuto, ma per il fatto che sono stati inviati ad alunni delle elementari e persino delle materne. Non si capisce chi abbia fatto una scelta di questo tipo, chi l’abbia autorizzata e chi non abbia controllato che tipo di libri veniva messo in mano ai bambini”.

Lo afferma la senatrice dell’Udc Paola Binetti, componente della Commissione parlamentare per l’Infanzia.”Per ironia della sorte -aggiunge- il caso esplode proprio in occasione della Giornata mondiale del libro e molto opportunamente Carla Garlatti, Garante dell’Infanzia, ha preso posizione su questa vicenda definendola gravissima e chiedendo di fare chiarezza sulle relative responsabilità.”

“Resta da vedere a quali altre scuole siano stati inviati questi libri e quali iniziative siano state assunte per offrire ai ragazzi mezzi e strumenti più adatti alla loro età e alle loro curiosità. Sarebbe interessante sapere come intende muoversi il ministero dell’Istruzione per evitare che arrivino in classe testi decisamente fuori luogo”. ha detto il Garante dell’Infanzia.




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