Superlega, Perez smentisce scioglimento: “Juve e Milan sono ancora dentro”

Vox
Condividi!

Il progetto della Superlega europea è “in stand-by”, ha annunciato il presidente del Real Madrid e della stessa Superlega, Florentino Perez, in un’intervista alla radio spagnola Cadena Ser.

“Il progetto è in stand-by.

La società (della Superlega) esiste ancora”, ha detto Perez assicurando che “Juventus e Milan non se ne sono andate. Stiamo tutti insieme: riflettiamo, lavoriamo”.

Vox

Florentino Perez, ospite degli studi di Cadena SER, ha dichiarato di non temere alcun provvedimento da parte della UEFA contro i club che hanno fondato la Superlega: “Non temo rappresaglie della UEFA”. E ai club inglesi che si sono tirati fuori cosa succederà? “Il contratto è stato firmato, non è che si può uscire così. Sono contratti vincolanti di gente seria, ma non intraprenderemo azioni legali contro chi è uscito”, le parole del numero uno del Real Madrid.

Madrid e Barcellona sono le società che più hanno bisogno della Superlega per sopravvivere. Tutte le altre, benché indebitate, hanno dietro ricchi proprietari che alla peggio possono ripianare i debiti. Tranne l’Inter, che però può essere venduta ad un ricco proprietario.

Le due spagnole, invece, sono di proprietà dei tifosi. Possono solo indebitarsi con le banche spagnole. Ma è una strada già percorsa. O tagliano i costi o aumentano i ricavi. Per questo senza Superlega sono destinate ad un prossimo decennio da comprimari in Europa.




5 pensieri su “Superlega, Perez smentisce scioglimento: “Juve e Milan sono ancora dentro””

  1. Real e Barca mi sono sempre state sul cazzo!!!
    A parità di squadre, i vari milan di sacchi, capello, ancelotti vi avrebbero fatto sempre e comunque il culo!!!!

  2. Nessuno ne è uscito “legalmente”. Tutti hanno firmato e il primo termine legale per uscirne sarebbe stato il 2025 previo un anno di preavviso.
    Prevedo “carte bollate” volanti e un ritardo sul progetto di “una generazione calcistica”, quindi salvo una brutta guerra che ritarderebbe ulteriormente il tutto, non se ne parla prima del 2030.

    Comunque ve lo avevo scritto che il “palloncino” gli poteva anche scoppiare in faccia e che i problemi potevano venire o dagli “inglesi” o dai soci del Barca/Real.

    Gli “arabi” comunque hanno questo paio di miliardi che vogliono spendere assolutamente in pallone e a questo punto credo che la sinergia sarà Agnellino+Arabi vs. Nasi Exor (Nasi di cognome e di fatto) per l’acquisto della “baracca” col pigiama.

    Se volessi trovare un “colpevole” ante litteram, i primi a spendere 50000 lire per un calciatore sono stati gli Agnelli, quando hanno comprato Rosetta Virginio dalla Pro Vercelli.

    Aggiungo anche che dopo un paio di giorni complessi, credo che stasera vi scriverò un pezzo sulla prima “superlega” ovvero il campionato C.C.I. del 1921.
    Perchè, anche se non lo sapevate, tante cose vengono dalla Pro Vercelli: persino la frase “il calcio non è sport da signorine”. (Guido Ara)

    1. Per la cronaca, la frase non era riferita alle “signorine” quelle vere ma ai giocatori della prima squadra di Milano, quella con le strisce rosse e nere.

I commenti sono chiusi.