Il senatore Lucio Malan affronta il tema del famigerato ddl Zan. Una vera e propria minaccia alla libertà di espressione. E non solo.
E’ una grande operazione di propaganda. C’è una grande operazione di propaganda che lo sta portando avanti a furia di mistificazioni e di menzogne. Viene prospettato che, senza questa legge, chi aggredisce, picchia o addirittura ammazza, persone omosessuali, transessuali, la passa liscia. Ovviamente non è così, chi picchia un omosessuale, come chiunque altro, va incontro alle giuste punizioni della legge. E quanto al fatto che ci possa essere un particolare accanimento, non è vero perché i dati ci dicono che le aggressioni (per quanto non dovrebbe essercene neanche una) sono inferiori alla media europea. Già adesso, può accadere ed è accaduto, che quando il giudice accerta che la motivazione dell’aggressione è per il fatto che l’aggredito sia omosessuale, applica un’aggravante per i futili motivi.
Insomma, a lui va bene che si potrebbero applicare aggravanti dato che forse qualcuno l’ha fatto. Peccato che la legge serva proprio ad imporre quelle aggravanti, come è un po’ strano dica che i reati sono già reati visto che l’aggravante non potrebbe applicarsi se non lo fossero. Ed è buffo neghi l’esistenza dell’omofobia citando dato che non catalogano i reati d’odio omofobico proprio perché quel reato non è previsto dall’ordinamento.
Sarebbe come chiedere di non schedare i reati mafiosi per poi sostenere che la mafia non esiste solo perché i numeri stati resi bassi.
In realtà se fosse solo la questione dell’aggravante, la legge sarebbe inutile ma si potrebbe pure votare per amore di pace. C’è molto altro, però, ed è molto pericolosa. Pericolosa in quanto è previsto il carcere fino a sei anni per tutti coloro che discriminano o incitano a discriminare omosessuali e transessuali; è, come dicono i sostenitori, l’estensione delle leggi contro il razzismo a questo settore. Chi dice, oggi, che un ariano non dovrebbe sposare una persona ebrea è considerato istigazione alla discriminazione ed è condannato. Ma se uno dice che un uomo dovrebbe sposare una donna e non un uomo, finisce classificato in mezzo ai nazisti, per cui preti, pastori o semplicemente persone che la pensano in questo modo, tra cui ci sono anche degli omosessuali, perché un conto è avere delle relazioni altro è sposare, altro è adottare bambini, rischiano di finire in carcere.
Poi, con l’art. 8, che è sottovalutatissimo, si introduce l’educazione LGBT nelle scuole, già sulla base della strategia che l’art. 8 approva, c’è l’accreditamento delle associazioni LGBT come enti di formazione presso il Ministero. Ora, solo perché uno ha relazioni erotiche con persone dello stesso sesso venga qualificato per formare i figli degli altri, lo trovo completamente assurdo. I genitori che si opporranno rischiano di essere accusati di discriminazione e quindi rischiano anche il carcere”.
Malan, si impegna nel prossimo Parlamento ad abrogare anche le sedicenti ‘leggi contro il razzismo’, che fanno finire in galera chi si espone contro l’immigrazione e non gli immigrati che fanno a pezzi le ragazzine? Perché la libertà si difende nella sua interezza, non a pezzi. O è o non è.
Vogliono un mondo fatto di muslims e di ortaggi asessuati….
Dimenticano il detto “casca la zappa in culo all’ortolano!”.
Dovranno ingoiarsele le loro leggi del cazzo.
Finchè non si va a prendere prima loro e poi quelli di Bruxelles e fucilarli, aspettate e sperate.
te credo paga zio giorgy l ‘ungherese piu libertà ricchionale per tutti piu barconi piu siringhe piu virus piu l’isola dei famosi
vado a vomitare