Coprifuoco e resilienza, Sgarbi: “Parole da comunisti balordi”

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Coprifuoco “è una parola da comunisti balordi”. A dirlo è Vittorio Sgarbi nel corso del suo intervento alla Camera prima del voto sul Def. “Non so cosa sia un’Italia moderna e resiliente. Moderna non è per ragioni infrastrutturali, resiliente non so cosa voglia dire. Qualcuno ha inventato questa orrenda parola che viene ripetuta in modo idiota da persone che non usano la lingua italiana nell’anno di Dante. Ci sono parole inconciliabili, non resiliente e moderno o altre puttanate create per violentare la lingua, ma la parola ripresa e la parola coprifuoco: ripresa è una parola che indica rinascere, coprifuoco è una parola da comunisti balordi”.




4 pensieri su “Coprifuoco e resilienza, Sgarbi: “Parole da comunisti balordi””

  1. Ottimo questo richiamo all’importanza di porre ESTREMA attenzione al linguaggio, sia quello impiegato dagli altri, sia quello che impiega ciascuno di noi. Ogni significante porta dei significati, e i significati letteralmente COSTRUISCONO il pensiero, ficcano idee nella testa. Volenti o nolenti. Non usiamo MAI parole a casaccio, o scelte con faciloneria. E concentriamo le nostre possibilità di apprendimento (per forza di cose limitate) sull’acquisizione APPROFONDITA di UNA lingua – la nostra. Le altre siano eventualmente un utile accessorio, un’appendice, mai un riferimento.

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