CdM vara decreto con coprifuoco senza voto Lega

Vox
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Via libera del Consiglio dei ministri al dl che conferma il coprifuoco e le zone a colori. Con l’introduzione del passaporto vaccinale. Astenuta la Lega, che non ha votato il provvedimento per divergenze in particolare sul coprifuoco. Il decreto, tra le altre cose, posticipa al 31 luglio lo stato di emergenza.

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In Cdm c’è stato un duro scontro. A far scoppiare la miccia, la decisione del premier Mario Draghi di non spostare il coprifuoco alle 23, ma di confermarlo alle 22. Non solo. Fonti presenti alla riunione sostengono che il presidente del Consiglio, prima dell’inizio del Cdm avviato con un’ora di ritardo, avrebbe espresso irritazione per l’affondo della Lega sul coprifuoco, mentre le decisioni sulle riaperture erano state prese in una cabina di regia dove era presente anche il partito guidato da Matteo Salvini. Il Consiglio dei ministri è terminato dopo appena tre quarti d’ora.

Coprifuoco, restrizioni per i locali al chiuso, aperture troppo posticipate e confuse per palestre e piscine: per questo la Lega non è convinta del decreto. E’ quanto trapela da fonti del partito di Matteo Salvini, al termine del Cdm.




8 pensieri su “CdM vara decreto con coprifuoco senza voto Lega”

  1. ci vorrebero i coprifuoco ed i lasciapassare
    dei tempi di baffetto
    quelli si che erano tempi in cui il popolo italiano era amato dai suoi dittatori.

    Sto Salvini, sembra quasi un comunista
    ma in quale dittatura sperate
    che ci possa mai portare, questa mezza calzetta?

    1. A quei tempi potevi dormire con la porta aperta, continua a consultare gli “archivi storici” visto che ti piace la loro versione.
      Quello che accade oggi é molto subdolo e peggio di un proiettile, oggi cercano di annientarti dentro prima che fuori, tu paragoni una freccia ad una bomba atomica.

      1. queste cose le dicono tutti i nononni dei leghisti.

        peccato che il poter dormire con la porta aperta,
        non dipende affatto dal regime dittatoriale di Hitler
        o da quello dittatoriale comunista di Stalin
        (anche i nononni dei russi, ricordano i bei tempi in cui si poteva dormire con la porta aperta)

        In Svizzera ad esempio
        da sempre la gente dorme con la porta aperta
        ed i treni arrivano in orario
        ma non sono mai stati in dittatura

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